“L’azienda madre della Dr ha dei problemi finanziari che sono però di portata di gran lunga inferiore di quanto racconta chi vuole male alla Sicilia e a Termini”. Così ha dichiarato Domenico Arcuri, ad di Invitalia, l’advisor dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, al termine della riunione in Commissione attività produttive all’Ars.
“Nell’ambito del contratto di sviluppo – aggiunge Arcuri – abbiamo chiesto delle integrazioni a Dr. I problemi finanziari della società possono essere risolti in due modi. Il primo è di natura bancaria ed è stato istituito un tavolo, del quale fa parte anche Invitalia, che sarà il luogo nel quale discutere con gli istituti bancari che al momento fanno fatica a cedere al credito richiesto da Dr. L’altra soluzione è di natura patrimoniale. Ovvero abbiamo già ricevuto manifestazioni di interesse di aziende che riteniamo credibili per rilevare delle quote delle società. In questo modo entrerebbe la liquidità necessaria a compiere l’investimento su Termini”.
“Purtroppo l’incontro con l’ad di Invitalia Arcuri – ha commentato il presidente della commissione attività produttive all’Ars Salvino Caputo – non ha sciolto tutti i dubbi attorno a questo investimento. A questo punto – aggiunge Caputo – credo sia necessario convocare un tavolo al Ministero dello sviluppo, affinché si possano sedere al tavolo tutti i protagonisti della vicenda. Il rischio, infatti, è che ciascuno si occupi solo degli aspetti della vicenda che gli interessano, non riuscendo però a trovare soluzioni definitive”.