Terrasini, la rissa culminata nell'omicidio La Rosa: pena definitiva

La rissa culminata nell’omicidio di Paolo La Rosa: pena definitiva

La Procura generale aveva chiesto l'annullamento. Il delitto a Terrasini

PALERMO – La condanna diventa definitiva, nonostante la Procura generale della Cassazione avesse chiesto l’annullamento. Sei mesi di carcere per Rosario Namio, in primo grado assolto e in appello condannato per la rissa culminata nell’omicidio di Paolo La Rosa, davanti alla discoteca “Millennium” di Terrasini. Paolo aveva 21 anni. Ed è il verdetto di secondo grado che i supremi giudici hanno reso definitivo.

La famiglia di Paolo, assistita dagli avvocati di parte civile Toni Palazzotto e Michele Palazzolo, ha sempre sostenuto che Namio avesse colpito con calci e pugni il giovane in occasione del delitto commesso dai cugini Filippo ed Alberto Mulè.

Quest’ultimo il 17 aprile scorso è stato condannato in appello 23 anni, 6 mesi e 24 giorni contro i 16 del primo grado. Ha retto l’aggravante dei futili motivi. Fu Mulè ad accoltellare La Rosa, ma ha sempre detto di avere agito per difendersi. Una telecamera riprese gli ultimi istanti di vita del ragazzo. Il processo che vede imputato Filippo Mulè è ancora in corso.

I parenti della vittima e i Comuni di Cinisi e Terrasini erano rappresentati, oltre che da Palazzotto, anche dall’avvocato Salvatore Palazzolo.


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