Terreni e fabbricati confiscati |assegnati al Comune - Live Sicilia

Terreni e fabbricati confiscati |assegnati al Comune

Sono terreni coltivati a seminativo, ulivi e agrumi, ma anche di alcuni fondi con annessi fabbricati rurali che erano stati sequestrati nel 2008 e confiscati definitivamente nel 2013.

Caltagirone
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CALTAGIRONE – Circa 32 ettari di terreno e di alcuni fabbricati rurali in località Renelle-Bongiovanni: sono i beni confiscati in applicazione della legge antimafia a Sebastiano Rampulla, fratello di Pietro l’artificiere della strage di Capaci, che dopo essere stati confiscati sono stati adesso trasferiti al Comune di Caltagirone. Saranno destinati a finalità sociali e assegnati associazioni e cooperative Onlus. Sono terreni coltivati a seminativo, ulivi e agrumi, ma anche di alcuni fondi con annessi fabbricati rurali che erano stati sequestrati nel 2008 e confiscati definitivamente nel 2013.

La consegna è avvenuta oggi. Sebastiano Rampulla, considerato il capomafia di Mistretta (Messina), era nato a Caltagirone nel 1946, ed è morto nel 2010. Per l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata era presente il coadiutore Francesco Caizzone. “L’obiettivo – ha spiegato – è quello di restituirli alla collettività attraverso associazioni che perseguano finalità di pubblica utilità”. Per il sindaco Nicola Bonanno è “un segnale forte alla criminalità organizzata e si rafforza in maniera inequivocabile un percorso di legalità” con un percorso nel quale “il Comune di Caltagirone fa, con piena consapevolezza e impegno, la propria parte”.(ANSA).

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