PALERMO – “Questa campagna elettorale sarà decisiva per le sorti della Sicilia e di tutto il Paese: il Terzo polo è la vera novità che può fare la differenza contro i populismi di destra e di sinistra, una proposta politica concreta e responsabile per cambiare la nostra regione”. Ha le idee chiare Francesco Bertolino, per vent’anni al comune di Palermo prima come consigliere di circoscrizione e poi comunale e oggi candidato all’Ars nella lista del Terzo polo. Vicino al capogruppo Iv al Senato Davide Faraone, Bertolino cita l’esempio di Palermo: “La cultura e il turismo creano lavoro ma la Regione è indietro di decenni, le faremo voltare pagina”.
Perché ha scelto di candidarsi all’Ars?
“Perché credo che le cose si possano cambiare solo mettendoci la faccia e impegnandosi in prima persona. Sono stato per vent’anni nelle istituzioni, prima come consigliere di circoscrizione e poi come consigliere comunale a Palermo, dove sono stato anche presidente della commissione Bilancio e di quella Cultura; voglio mettere questa esperienza al servizio dei siciliani che invito ad andare a votare. Il partito dell’astensionismo rischia di essere il primo partito italiano e questo non possiamo permettercelo”.
Cosa serve alla Sicilia?
“Programmazione e coordinamento tra le istituzioni competenti. Negli anni in cui sono stato presidente della commissione Cultura siamo stati testimoni di come scommettere sul nostro straordinario patrimonio, promuovendo attività con una corretta programmazione e coinvolgendo la rete delle realtà culturali: questo ha consentito di creare un indotto economico che ha portato posti di lavoro e nuova ricchezza. Le grandi manifestazioni hanno spinto il turismo e la Sicilia che sui Beni culturali ha potestà esclusiva, una straordinaria opportunità in questo senso che non abbiamo mai usato abbastanza. Ci ritroviamo con una gestione obsoleta, mentre gli altri corrono”.
Palermo ha certamente fatto passi avanti sul tema della cultura, ma è indietro per altre cose come i rifiuti…
“Bellolampo è un esempio emblematico della mancanza di programmazione che abbiamo subito per troppi anni a tutti i livelli. Il termovalorizzatore è un’opportunità se inserito all’interno di un programma di interventi più ampio: aumento della raccolta differenziata, centri di raccolta, impianti per biogas e compost. In questo senso, i termovalorizzatori chiudono il ciclo dei rifiuti con la frazione residua non riutilizzabile. Purtroppo per anni abbiamo dovuto fare i conti con bandiere ideologiche che nulla avevano a che fare con la realtà dei fatti e oggi ne paghiamo le conseguenze: come Terzo polo siamo più interessati alle soluzioni reali e realizzabili. Non vogliamo farci seppellire dalle ideologie di destra o di sinistra che hanno provocato solo danni, come nel caso delle ex province”.
Si spieghi meglio…
“In Sicilia abbiamo abolito le Province per assecondare il sentimento del momento, ma senza riflettere sulle conseguenze: oggi ci ritroviamo con una riforma mai pienamente attuata che ha comportato enti bloccati e senza bilanci, oltre a scuole e strade ferme da 15 anni. Un disastro non solo per i cittadini, ma anche per il turismo: a parte Cefalù e Monreale, ci sono tanti paesi rimasti fuori dai circuiti turistici per la difficoltà di raggiungerli”.
Perché i siciliani dovrebbero votare il Terzo polo?
“Perché in questi anni abbiamo dimostrato di avere a cuore i bisogni dei cittadini. A Palermo abbiamo condotto importanti battaglie contro l’aumento della pressione fiscale e, grazie a un emendamento di Davide Faraone al decreto Aiuti in Senato, i palermitani non si vedranno aumentare l’Irpef. Mentre Pd e Forza Italia candidano paracadutati senza alcun legame con la Sicilia, il Terzo polo propone nomi di alto profilo come Davide Faraone che hanno legami col territorio e che portano a Roma le nostre istanze”.