Tesseramento, elezioni, congresso |Il Pd è un campo minato - Live Sicilia

Tesseramento, elezioni, congresso |Il Pd è un campo minato

I big scaldano i motori in attesa che arrivi il tempo dei falchi.

 

EQUILIBRI PRECARI
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CATANIA – Pd: una tregua molto precaria. Sono giorni di fibrillazione nel Partito democratico etneo, un campo minato nel quale muoversi con cautela e pesare le parole, come dimostra la tattica da manuale utilizzata nei giorni scorsi dalla deputata regionale Concetta Raia. Così la polemica corre sul web e prevale una dimensione di allusione. Sotto i riflettori finiscono presunte anomalie nella campagna tesseramento. L’arcano alla fine è svelato: il segretario provinciale indice quattro giornate di tesseramento straordinario nei circoli e nelle piazze per allestire banchetti e gazebo per iscriversi al partito. Da qui una prima levata di scudi. Il primo antipasto dello scontro che vivremo nei prossimi mesi lo serve il gruppo Demosì. La deputata Concetta Raia con un post su Facebook richiama al rispetto delle regole bollando l’idea come “una furbata”. Alla fine il segretario ritira la proposta. Del resto, sono più che complessi i passaggi che i democratici si trovano ad affrontare: le incertezze legate all’assemblea di oggi, le scazzottate verbali con la minoranza e i venti di scissione che soffiano forte tracciano un quadro a tinte fosche. Così va letto il commento positivo alla decisione di annullare tutto rilasciato da Concetta Raia e dell’assessore Angelo Villari, un tentativo di gettare acqua  sul fuoco. “I tesseramenti si fanno nei circoli, sono aperti a chiunque abbia voglia di condividere i principi cui si ispira il Partito Democratico che, come abbiamo sempre sostenuto, resta un partito aperto e plurale”, spiegano. “L’aver fermato l’apertura di gazebo generalizzato, non del tutto condiviso da noi e da tanti, compreso il fatto che non è previsto dal Regolamento e dallo statuto, rappresenta un atto di responsabilità che apprezziamo e che crediamo debba essere il punto fermo su come lavorare per il futuro”, dichiarano i due a Live Sicilia. Dallo scenario che si traccerà, sarà più chiaro alle varie correnti come posizionare le proprie truppe. In questo quadro l’eventuale congresso andrà affrontato, anche a livello locale, con alchimie tutte da costruire; per questo in una fase d’incertezza si preferisce giocare il ruolo delle colombe. Non è ancora il tempo dei falchi, perlomeno per chi ambisce a candidarsi.

L’INCOGNITA TESSERAMENTO La partita insomma si gioca a livello carsico e durerà fino al 28 febbraio, ultimo giorno utile per aderire al partito, uno snodo fondamentale per ogni compagine decisa a incidere. In questo momento a Catania affrontare l’argomento equivale a parlare di corda in caso dell’impiccato. In casa Demosì si invoca l’articolo 7 dello statuto sul tesseramento per sottolineare le incongruenze della proposta gazebo. “Il regolamento del tesseramento vige da nove anni non da un giorno”, ripete il vice segretario Jacopo Torrisi. “Forse qualcuno ha paura di entrare in un circolo del Pd per tesserarsi”, commentano fonti interne consapevoli che i campioni di preferenze Luca Sammartino e Valeria Sudano pescano in un elettorato abbastanza trasversale. Ma i nomi ufficialmente non si fanno e al massimo ci si lascia andare a un commento sibillino su Facebook. L’ultimo lo fa il segretario della Cgil, Giacomo Rota, paventando il tentativo “di un’Opa sul partito”. Restando sul terreno del regolamento, rimane l’incognita del tesseramento online, previsto dal partito, che prevede dopo il pagamento della quota d’iscrizione che le tessere arrivino ai circoli per consentire ai segretari di completare le operazioni. Sembrerebbe, però, che da un po’ di tempo alcune tessere siano arrivate direttamente a chi ne faceva richiesta. Qualcuno paventa un aumento poco chiaro di adesioni legato alle iscrizioni online. Potrebbe essere il frutto di un cortocircuito con le operazioni classiche di tesseramento o potrebbe esserci dell’altro. Ma i panni sporchi, considerando che il tesseramento online è legato a doppio filo con il nazionale, probabilmente saranno lavati in casa. Eventuali verifiche saranno effettuate passando direttamente dal Nazareno, dove, confermano fonti interne, sarebbe previsto un incontro nei prossimi giorni tra il vice segretario Guerini e diversi big etnei. E questo spiegherebbe il silenzio che aleggia sulla vicenda.

TUTTI CONTRO ENZO NAPOLI In ogni caso, le uscite degli ultimi giorni sono soltanto la punta dell’iceberg di un disagio ormai molto diffuso nei confronti del segretario Enzo Napoli, eletto come elemento di mediazione tra tutte le correnti, divenuto presto bersaglio dei malesseri di buona parte delle varie componenti nel corso dei mesi. Come conferma Jacopo Torrisi, che sulla carta sarebbe il vice segretario provinciale del partito. “Gli organismi provinciali, ad eccezione del segretario Enzo Napoli, non hanno voce da circa un anno e mezzo a questa parte e i due vice segretari non hanno mai esercitato alcun potere”, dice senza mezzi termini. Inoltre, “la segreteria provinciale non si riunisce da dicembre 2015” conferma Daniele Sorelli, coordinatore della segreteria. Il disagio è palpabile e ormai coinvolgerebbe anche l’asse portante (secondo alcuni ormai scricchiolante) della maggioranza: Angelo Villari- Concetta Raia–Enzo Bianco-Anthony Barbagallo. Ogni deputato giocherebbe da battitore libero e l’assenza di una regia favorirebbe le fughe solitarie delle singole segreterie dei deputati regionali e nazionali.

PRIMO SCOGLIO: LE AMMINISTRATIVE Se non siamo ai caminetti, poco ci manca e in vista delle prossime tornate elettorali ne vedremo di tutti i colori. Il primo banco di prova saranno le amministrative che, secondo i bene informati, riproporranno le divisioni già viste nell’ultima tornata con più di un candidato appoggiato da pezzi di partito e divisioni sull’attribuzione del simbolo. E anche volendo rimanere ancorati alla vita dei circoli, le cose sembrano non andare esattamente per il verso giusto. Si pensi agli ultimi due casi: Belpasso e Adrano. A Belpasso il circolo, è stato bypassato, e non ha preso bene l’ingresso nel partito (in quota Liberal) del sindaco Carlo Caputo, oggetto di critica martellante da parte del segretario Distefano un giorno sì e l’altro pure. Su Adrano, invece, pende un ricorso al comitato di garanzia sullo svolgimento dell’Assemblea degli iscritti che ha eletto il nuovo Segretario ed il nuovo Coordinamento del Circolo promosso dai commissari. L’ennesimo grattacapo per il segretario Napoli.

 

 

 

 

 

 

 

 


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