Proseguono le operazioni in Thailandia, per il salvataggio dei dodici ragazzini e del loro allenatore di calcio che erano stati dati per dispersi il 23 giugno scorso. Il gruppo è stato ritrovato soltanto due giorni fa, dopo essere rimasto bloccato dall’acqua e dal fango lasciate da un nubifragio dentro la grotta di Tham Luang, nella provincia di Chiang Rai.
Di età compresa fra gli 11 e i 16 anni, i piccoli calciatori starebbero tutti bene, seppur provati da quasi dieci giorni di buio, freddo e fame. Nei giorni scorsi, I soccorritori intervenuti sul luogo avevano previsto tempi lunghi per le operazioni di salvataggio: si era parlato addirittura di alcuni mesi, dovendo affrontare un percorso di diversi chilometri fatto di stretti cunicoli tutti da svuotare tramite particolari pompe. Complice l’arrivo di speciali maschere subacquee direttamente dalla Svezia, potrebbe esserci un’accelerazione di tutta l’operazione che permetterebbe ai ragazzini di riabbracciare i propri cari già fra qualche giorno.
La vicenda della squadra di calcio rimasta intrappolata nella grotta a causa del fango ha tenuto con il fiato sospeso la Thailandia e il mondo intero. A esprimere soddisfazione per l’andamento del salvataggio, anche il primo ministro Prayuth Chan-ocha , che ha ringraziato il team di soccorritori, definendolo “una vera task force multinazionale, fatto da operatori thailandesi, aiutati da specialisti americani, britannici, australiani, cinesi e giapponesi”.