Tolleranza zero per le scuole |senza certificato antisisma - Live Sicilia

Tolleranza zero per le scuole |senza certificato antisisma

E Pagano attacca Crocetta: "Scarica responsabilità sui sindaci".

PALERMO – Dopo il tragico terremoto che ha colpito il centro Italia, si torna a parlare di rischio sismico in Sicilia. Ed emergono sotto varie forme le difficoltà nella cooperazione tra Regione e Comuni. Oggi la Regione, per bocca del direttore generale del dipartimento dell’Istruzione ha ribadito la “tolleranza zero nel controllo dei progetti di edilizia scolastica che non rispetteranno le norme sulla sicurezza”. Così Gianni Silvia citato questa mattina dal Giornale di Sicilia, che riportava come su 500 sono 150 i progetti respinti, i diversi casi anche per l’assenza del parere sul rischio sismico. Come nel caso, scrive il quotidiano, della scuola di Santa Margherita Belice, proprio uno dei comuni siciliani colpiti dal terremoto del 1968. La Regione, insomma, marca stretto i Comuni. Che a loro volta spesso ricorrono al Tar allungando i tempi fino alla perdita dei fondi.

E a proposito di terremoto e di rapporti non idilliaci tra Regione ed enti locali, è il deputato nazionale Alessandro Pagano ad attaccare il presidente della Regione per la lettera inviata da Rosario Crocetta al sistema regionale di Protezione civile il 24 agosto, giorno del terremoto nel Centro Italia. Nella lettera, Crocetta ricorda l’impegno del sistema regionale della protezione civile e le responsabilità degli enti locali: “Le attività di previsione e prevenzione sono svolte secondo principi di difesa passiva – si legge tra l’altro nella nota -, cioè di tipo non strutturale, attraverso il controllo dei precursori di evento, l’emanazione degli avvisi di criticità per l’inoltro alle componenti del Sistema regionale di protezione civile, particolarmente ai Sindaci, autorità locale di protezione civile, per attivare le procedure previste dai piani di protezione civile che determinano lo scenario di rischio, gli esposti ed individuano le soglie di allerta per ciascuno scenario di evento nonché un modello di intervento da adottare in caso di emergenza e, inoltre, mediante studi di settore, emanazione di atti d’indirizzo regionali, redazione dei piani di protezione civile, informazione alla popolazione e formazione della coscienza civica”. Secondo Pagano, la lettera sarebbe il modo in cui il governatore “dopo avere lasciato sul lastrico i Comuni siciliani paralizzandone l’attività dal 30 aprile 2016, per la prima volta nella storia senza bilanci e senza esercizio provvisorio in dodicesimi, di fronte alla catastrofe del terremoto micidiale di Amatrice con centinaia di povere vittime, sveltamente si è precipitato a togliersi responsabilità dirette di protezione civile, lui che dispone di strutture e risorse, scaricando responsabilità sui Sindaci e le strutture locali allo sbaraglio, che possono solo contare sul volontariato eroico e reperibilità a gratis h24”. Insomma, una mossa per avere “le carte a posto”, attacca Pagano.

Forza Italia sollecita il governo: “La Sicilia necessita di un piano urgente di messa in sicurezza antisismica di tutti gli edifici strategici, a partire dalle scuole e dagli ospedali, e da estendersi quindi a tutti gli stabili pubblici. I recenti drammatici fatti del centro Italia spingano la Regione a non attendere oltre, a non mettere a rischio la vita delle nostre popolazioni. Palazzo d’Orleans provveda ad inserire gli interventi di mappatura del rischio e di consolidamento e manutenzione straordinaria nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020, che registra tra l’altro forti ritardi, per consentire alla Sicilia di guardare al futuro con minore apprensione. E’ altrettanto necessario che il governo regionale rivendichi a Roma i fondi del famoso articolo 20, mai arrivati, per la ristrutturazione dei presidi ospedalieri. L’esecutivo Crocetta si metta una mano sul cuore ed una sulla coscienza e provveda a dare il la ad una programmazione di largo respiro, da consegnare ai governi che verranno, considerando per di più che gran parte del territorio regionale (messinese, catanese e siracusano in primis) è ad elevatissimo rischio sismico”, capogruppo di Forza Italia all’Ars.

 


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