La telefonata: "Mi hanno legato" | L'assalto e la notte di terrore - Live Sicilia

La telefonata: “Mi hanno legato” | L’assalto e la notte di terrore

Parla il figlio del negoziante rapinato in casa. "Era sotto choc, l'hanno sorpreso nel sonno".

PALERMO – Il telefono ha squillato nel cuore della notte. A parlare, con la voce tremante per la paura, era suo padre. Era ancora parzialmente legato, ma era riuscito ad afferrare il cellulare e a chiedere aiuto. Chi lo ha aveva aggredito e rapinato era appena andato via, lasciandosi alle spalle un uomo di 82 anni immobilizzato sul letto e un appartamento completamente a soqquadro.

“Quando mi ha chiamato era sotto choc – racconta il figlio del noto commerciante di tappeti persiani finito nel mirino ieri notte – sono così sceso immediatamente da casa per soccorrerlo, per fortuna abitiamo molto vicino”. Hushmand Toluian porta lo stesso nome del padre. E’ stato lui, insieme ai carabinieri, a liberarlo dalla corda e dallo scotch che  rapinatori hanno usato per immobilizzarlo, dopo averlo anche imbavagliato. “Ma non si aspettavano la sua reazione – spiega – mio padre è stato sorpreso nel sonno, ma ha cercato di divincolarsi in tutti i modi. Ha preso vita una colluttazione ed è per questo che ha riportato lividi ed escoriazioni”.

Una notte da incubo per l’anziano commerciante iraniano che prima della recente chiusura ha portato avanti per decenni l’attività di via Libertà, a pochi metri dall’appartamento preso di mira dal commando armato di pistole. “La casa è stata distrutta – continua il figlio di Toluian – i rapinatori hanno passato al setaccio tutte le stanze, danneggiato arredi e mobili. Sono sicuro che se mio padre non avesse reagito, avrebbero portato via di tutto”.

Già, perché oltre a due quadri di grande valore, circa seimila euro in contanti e gioielli, il commando aveva messo da parte altri monili e oggetti preziosi in un angolo dell’appartamento. “Soltanto persone senza alcuno scrupolo possono prendere di mira un anziano, per giunta mentre dorme. Mio padre ha provato a reagire perché nel suo passato c’è anche un’esperienza nel mondo militare, ma ha rischiato grosso, per fortuna adesso sta bene”. I malviventi sarebbero riusciti ad introdursi nell’abitazione tramite il palazzo vicino. A separare i due edifici, infatti, sono soltanto un paio di metri.

“A quanto pare sono entrati dalla terrazza – prosegue Toluian – fatto sta che conoscevano bene i luoghi e i movimenti di mio padre, probabilmente lo tenevano sotto controllo da tempo. Spero che le immagini delle telecamere della zona possano essere utili, chi è stato in grado di fare ciò deve essere assolutamente trovato. Sono felice che mio padre stia bene e che abbia affrontato questa vicenda con grande coraggio, ma un cittadino non può non sentirsi al sicuro in casa propria”.

Ad indagare sull’assalto in casa del commerciante sono i carabinieri che per tutta la notte hanno effettuato i rilievi nell’appartamento e che in queste ore  stanno esaminando i video delle telecamere che si trovano anche nell’androne dello stabile, da cui i malviventi sarebbero poi usciti, lasciando la porta dell’appartamento aperta. Gli autori del colpo sarebbero tre, tutti dalla corporatura robusta, ma sono entrati in azione incappucciati e col volto coperto. Una banda ben organizzata che probabilmente pianificava la rapina da tempo per non trascurare alcun dettaglio.

La seconda nel giro di pochi giorni, messa a segno con modalità simili. Allo Sperone, martedì scorso, un altro anziano è stato bloccato da tre uomini armati che l’hanno imbavagliato e legato al letto della sua camera. In quel caso, però, la banda ha sorpreso la vittima fuori dalla sua abitazione, dopo aver staccato il contatore della corrente elettrica.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI