Tonno siciliano come spugna | Ma è tutta una montatura - Live Sicilia

Tonno siciliano come spugna | Ma è tutta una montatura

Una bufala per danneggiare una azienda trapanese

PALERMO – Un video fake  rischia di ‘inguaiare’ una storica azienda agroalimentare siciliana. Ad essere finita nel mirino del web è l’Auriga di Nino Castiglione, specializzata nella produzione di tonno e di prodotti di tonnara. Il filmato incriminato mostra un anonimo internauta aprire una scatoletta del prodotto, estrarne il contenuto, sciacquarlo e vedere come questo si “trasformi” in una vera e propria massa fibrosa. “E’ spugna, una pezza, ci si può lavare la macchina”, afferma il protagonista nascosto del filmato, lasciando intendere che il prodotto sia il risultato di una lavorazione tutt’altro che salutare e commestibile: tutto falso.

L’azienda siciliana è corsa subito ai ripari, pubblicando un comunicato per sventare il presunto sabotaggio: “Operiamo nel mercato delle conserve ittiche da 85 anni, vogliamo rassicurare i consumatori circa la diffusione di un video-bufala avvenuta a partire dal 5 febbraio scorso. In tale video si insinua che il tonno Auriga, marchio icona della storica azienda, sia prodotto con fibre di stoffa, spugna e altri elementi dannosi alla salute”. Per spiegare quanto raccontato nel filmato, è intervenuta anche Concetta Messina, docente di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università degli studi di Palermo: “La parte commestibile dei pesci comprende una quota preponderante di proteine strutturali fibrose, che sono ovviamente insolubili in acqua. Tali componenti – prosegue l’esperta -, soltanto in seguito alla digestione, saranno rese naturalmente biodisponibili all’organismo e potranno esercitare tutte le loro proprietà nutrizionali a livello fisiologico”.

Per Gregory Bongiorno, presidente di Sicindustria Trapani, “la Castiglione, azienda associata a Confindustria, rappresenta una delle eccellenze dell’agroalimentare italiano e uno dei marchi di punta del made in Sicily. Il palcoscenico che i social assicurano all’ignoranza rischia di fare danni reali alle aziende e ai lavoratori che quotidianamente sono impegnati per garantire prodotti di qualità. Non lo possiamo tollerare perché l’eccellenza e anni di storia rischiano di essere danneggiati dal primo balordo di turno”.

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