Tornano in piazza gli autotrasportatori| Chiedono le dimissioni di Lombardo - Live Sicilia

Tornano in piazza gli autotrasportatori| Chiedono le dimissioni di Lombardo

DAL 6 MARZO AL VIA L'INIZIATIVA
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I Forconi tornano in piazza, questa volta cercando il più ampio consenso possibile. Dopo la settimana di manifestazioni che ha messo in ginocchio l’intera regione, il movimento degli autotrasportatori tornerà a farsi sentire con un nuovo capitolo di una protesta ormai battezzata: ‘La rivoluzione culturale’. A partire dal 6 marzo infatti, Forconi, autotrasportatori, pescatori, artigiani e lavoratori edili attueranno ‘La Spallata’ nei confronti del governo Lombardo chiedendo le dimissioni del presidente della Regione e della sua Giunta che secondo il movimento “sono stati incapaci di tutelare i diritti delle famiglie e delle attività produttive siciliane”.

“In prima linea ci saranno i sindaci e tutti quei politici che in consiglio comunale hanno condiviso il documento dei Forconi – spiega il leader del movimento, Mariano Ferro – questa manifestazione non sarà una passeggiata e molto probabilmente non torneremo a casa il 6 sera perchè non abbiamo intenzione di mollare fin quando non ci avranno ascoltati per davvero”.

Stavolta il movimento cerca di ottenere il più largo consenso possibile, ed è per questo che da giorni i Forconi di Modica sono impegnati in una vasta opera di volantinaggio e di coinvolgimento di altre categorie come professionisti, pensionati e studenti. Domenica prossima, infatti, Mariano Ferro sarà a Modica, in piazza Matteotti, per il primo di tanti comizi pubblici.

Non mancano comunque le rassicurazioni per la cittadinanza da parte dello stesso Ferro, che assicura: “Si torna a fare un presidio ma senza disagi per i cittadini, se non otterremo risposta ostacoleremo il lavoro dei Deputati regionali che per noi non si stanno impegnando affatto”. Rimangono fuori, comunque, tutte le forze politiche che da tempo cercano di patrocinare il movimento, allontanate con le poche parole conclusive di Ferro: “La protesta non può essere strumentalizzata e non vogliamo avere rapporti nè con Forza Nuova nè con nessun altro. Abbiamo già informato anche la Digos”.


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