“C’è profonda amarezza perché continuo a essere convinto dell’estraneità di Cuffaro a fatti che possano riguardare, in maniera diretta o indiretta, la mafia come fenomeno criminale”. Il vicecapogruppo dell’Udc all’Ars, Totò Cordaro, raggiunto telefonicamente da “Livesicilia”, commenta così la sentenza d’appello che condanna il senatore Totò Cuffaro a 7 anni di carcere per favoreggiamento e rivelazione di segreto istruttorio. “Continuiamo ad avere fiducia nella giustizia. Sono certo che i giudici di legittimità valuteranno questa vicenda in maniera diversa, mettendo finalmente una parola di chiarezza”, aggiunge Cordaro, uno dei fedelissimi dell’ex presidente della Regione che si augura un esito diverso in sede di Cassazione. “Con Cuffaro ci conosciamo da 25 anni, c’è un rapporto umano prima che politico. La vicinanza politica è secondaria in questo momento. Gli siamo vicini e siamo convinti che questa battaglia deve continuare nella speranza che prima o poi si arriverà a una verità che secondo noi è diversa da quella che i giudici hanno stabilito oggi”.
Secondo l’esponente centrista, almeno nell’immediato, la sentenza di condanna non genererà discussioni per ridefinire all’interno del partito il ruolo di Cuffaro, che dell’Udc è vicesegretario nazionale. “Allo stato attuale non credo che ci possano essere discussioni. Siamo dinanzi a una sentenza di merito che in quanto tale è sempre suscettibile di modifica se non di annullamento. Ritengo e spero che la cautela e la prudenza che ci hanno contraddistinto in questi anni, nei quali non ci siamo mai sottratti ai processi, riguarderanno tutti i partiti e tutti gli uomini politici. Io sono fermamente convinto che il percorso politico di Cuffaro non cambierà. E questa non è solo una convinzione ma anche un auspicio”, ha concluso Cordaro.
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