La nascita del governo guidato da Giuseppe Conte dovrebbe essere imminente. L’avvocato pentastellato ha – infatti – accettato ieri l’incarico di premier “con riserva” (come suggerito dalla prassi), per scioglierla quando si ripresenterà al Quirinale con la lista dei ministri. Ed è proprio sui componenti del nuovo esecutivo che si starebbe giocando un’altra partita fra pesi e contropesi. Lo schema, però, sembra essere ormai quasi definitivo, almeno per i Ministeri più importanti. La squadra potrebbe essere presentata già domani – o al massimo lunedì – con il giuramento nelle mani del presidente Sergio Mattarella nei primi giorni della prossima settimana.
La Lega
Matteo Salvini starebbe concludendo le trattative con grande soddisfazione: dopo aver ceduto sul nome del presidente del Consiglio, il segretario del Carroccio avrebbe chiesto, e ottenuto, gran parte dei Ministeri “di peso”, primo fra tutti il suo. Salvini, infatti, sarà con ogni probabilità il nuovo ministro dell’Interno, pronto ad occuparsi in prima persona di immigrazione. Secondo diverse indiscrezioni, ai leghisti spetterà anche l’Economia, che sarà gestita dal professore anti-euro, già ministro di Ciampi, Paolo Savona. Infrastrutture e trasporti, con annesse le delicate competenze della Guardia costiera, andranno al big Giancarlo Giorgetti. Gian Marco Centinaio sarà il titolare di un super ministero Cultura e Turismo, mentre all’Agricoltura ci sarebbe pronto Nicola Molteni. L’unica donna nella delegazione leghista dovrebbe essere l’avvocato palermitano Giulia Bongiorno, ai Rapporti con il Parlamento il ministero che fu di Maria Elena Boschi. Un ruolo chiave del nuovo esecutivo toccherà a Lorenzo Fontana, che sarà quasi sicuramente il nuovo sottosegretario alla Presidenza del consiglio.
Il Movimento 5 stelle
Avendo un passo indietro per la poltrona di Primo ministro, Luigi Di Maio non avrebbe intenzione cedere per niente al mondo sulle sue aspirazioni a fare il ministro del Lavoro. A questa delega, il leader grillino, con il parere contrario della Lega, vorrebbe provare a sommare quella dello Sviluppo economico, un inedito. Titolare degli Esteri sarebbe Giampiero Massolo, mentre alle Politiche europee è al vaglio il nome di Enzo Moavero Milanesi, già ministro con la stessa delega de governi Monti e Letta. Il trapanese Alfonso Bonafede sarà quasi sicuramente a capo della Giustizia, mentre la Difesa toccherà ancora una volta ad una donna, Elisabetta Trenta. Grillino sarebbe anche il ministro dell’Istruzione, forse Salvatore Giuliano, così come quello dell’Ambiente, Sergio Costa.