Totò Cuffaro è quasi “divertito”, anche se non può esultare troppo perché la moltiplicazione di enti ed associazioni che hanno beneficiato di 78 milioni di euro di contributi è pur sempre “un danno per la Sicilia”. Ma dopo avere letto i giornali, l’ex governatore della Regione non riesce a resistere alla tentazione di commentare lo scandalo tanto ben nascosto tra le pieghe del bilancio appena approvato. E le affermazioni sul modo “creativo” in cui rinasce dalle ceneri la famigerata tabella H, sono ovviamente una stoccata rivolta soprattutto all’ex amico Raffaele Lombardo.
“Ci vorrebbe un concorso di idee per coniare un nuovo termine che possa sostituire, nel vocabolario della lingua italiana, quel ‘cuffarismo’ che rischia di diventare obsoleto – dice -. Durante tutto il mio governo avevo sempre mantenuto invariata quella tabella garantendo solo i contributi che rappresentavano la sopravvivenza per associazioni ed enti culturali consolidatisi nei decenni. Mai avrei pensato di aggiungere nuovi enti. Eppure mi tacciarono di nuovo clientelismo e coniarono il termine cuffarismo”.
In realtà, ogni anno i contributi concessi alle più improbabili associazioni ha sempre costituito un bacino clientelare del quale hanno usufruito deputati di maggioranza e opposizione. Ma, adesso, la formale abolizione della tabella e le promesse di rigore dell’assessore al Bilancio, Michele Cimino, sembravano una buona premessa per una politica finanziaria senza sprechi. Invece, l’elenco è stato eliminato ma la spesa no. Anzi, le associazioni sono passate da 130 a 253 e la spesa è aumentata dai 56 milioni dell’anno scorso ai 78 del 2009, anche se i contributi sono stati ‘nascosti’ spalmandoli tra le singole voci del bilancio.
“Oggi – continua Cuffaro – si cancella la tabella H e si trova un nuovo modo per rilasciare contributi. Avevano annunciato la cancellazione di questi contributi. Al contrario aumentano gli enti beneficiari e quasi raddoppia la spesa. L’elenco che leggo invece di comprimersi si allarga e si allunga, e riporta nomi di enti ed associazioni improbabili, mai sentiti ne visti operare”.
Insomma, il vice segretario nazionale dell’Udc appare quasi indignato: “Io non mi sarei mai sognato di dare un contributo alla festa della Madonna di Raffadali, mio paese d’origine, eppure tutti sanno quanto cara mi sia, ma vedo che neanche questa pudicizia esiste più”.
E conclude con ironia: “Voglio lanciare un concorso di idee perché i giornalisti, tanto bravi in questi sintetici neologismi ribattezzino la tabella H e diano vita ad un termine che possa ora spiegare in una parola quello che accade veramente in Sicilia. Come in ogni concorso che si rispetti occorre mettere in palio un premio! Visto l’andazzo direi che un contributo regionale ex tabella H non si nega a nessuno, quindi una onlus nuova di zecca in premio al vincitore direi che è l’ideale”.
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