PALERMO – “Aiutare il prossimo era per lei una vocazione, per questo era diventata assistente sociale. Era sempre pronta a dare una mano a chi era in difficoltà, si faceva voler bene da tutti”. Sono le parole di don Massimiliano Turturici, parroco della chiesa San Giuseppe Cafasso all’Albergheria, per descrivere la sorella Rosaria, che si è spenta a soli 53 anni dopo una malattia.
“Mi chiese di aprire le porte ai senzatetto”
Lavorava a Trabia, a pochi chilometri da Palermo, dove l’intera comunità oggi è in lacrime. Rosaria Turturici da tempo era impegnata nel sociale e aveva una grande esperienza nel settore. “La conoscevano tutti – racconta il fratello – era molto amata per il suo impegno smisurato. Era all’Asp di Bagheria, lavorava per una cooperativa ed era stata stabilizzata, ma lo scorso anno ha scoperto di essersi ammalata”.
“Era una donna con una sensibilità altissima – aggiunge -. Quando sono stato nominato parroco all’Albergheria, era qui con me a Palermo. Faceva molto freddo, fu lei ad avere l’idea di ospitare chi vive in strada: mi chiese di aprire le porte ai senzatetto. Da allora lo faccio sempre e ora continuerò a farlo in suo nome”.
L’impegno politico e sociale
Un vero e proprio punto di riferimento per la comunità di Trabia, che aveva conosciuto Rosaria Turturici anche per il suo impegno politico: era stata assessore e consigliere comunale e si era più volte candidata alle elezioni amministrative.
“Tutto il paese ci è sempre stato vicino durante questo percorso doloroso – prosegue don Massimiliano -, ma anche le comunità di Altavilla MIlicia, Lercara Friddi e tutto il quartiere dell’Albergheria. Ringrazio davvero tutti per la grande solidarietà e l’immenso affetto nei miei confronti e di mia sorella”.
L’ultimo saluto
“Abbiamo deciso di allestire la camera ardente nella chiesa di Sant’Oliva a Trabia – conclude – visto che centinaia di persone vogliono darle l’ultimo saluto”. I funerali saranno celebrati oggi, 5 febbraio, alle 15.