Operaio cade da impalcatura e muore - Live Sicilia

Operaio cade da impalcatura e muore

Il luogo dell'incidente al Centro Linguistico d'Ateneo

Antonio Castiglia, 52 anni, ha perso la vita schiantandosi al suolo. Stava effettuando alcuni lavori di ristrutturazione presso il Centro Linguistico che si trova all'angolo con corso Tukory. Inutile la corsa in ospedale.

Piazza sant'Antonino
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PALERMO – E’ precipitato dall’impalcatura da cui stava effettuando alcuni lavori di ristrutturazione Antonio Castiglia, un muratore di 52 anni per il quale l’impatto si è rivelato fatale. L’operaio stava lavorando per una ditta edile, la “Consart” di Catania, che stava eseguendo le opere di manutenzione esterne della struttura inaugurata lo scorso dicembre in piazza Sant’Antonino, a due passi dalla stazione centrale. Si tratta dell’ex convento attiguo alla chiesa, che attualmente ospita il CLA, il Centro Linguistico d’Ateneo.

L’incidente avrebbe provocato un volo di almeno sei metri: quando i colleghi di Castiglia si sono accorti di quanto successo, l’hanno caricato in macchina partendo per una disperata corsa verso l’ospedale Civico. E’ stato al pronto soccorso del nosocomio che i medici hanno constatato il decesso.

Gli inquirenti e l’Asp dovranno adesso accertare quali siano state le cause della morte dell’operaio – che potrebbe anche essere stato colto da un malore prima di perdere l’equilibrio – e se le condizioni di sicurezza nel cantiere fossero state rispettate. La polizia arrivata sul posto ha raccolto tutti gli elementi per risalire all’esatta dinamica dell’incidente. “In edilizia si muore sia per mancanza di lavoro, come è successo nei giorni scorsi a Trapani dove si è tolto la vita un lavoratore, Peppe Burgarella, e si muore anche di lavoro”, ha dichiarato il segretario della Fillea Cgil, Mario Ridulfo.

“Aspettiamo il risultato del lavoro della magistratura – aggiunge – ma non si può non evidenziare che non si cade da una impalcatura se sono applicate le procedure di sicurezza. Il mancato rispetto delle regole e spesso orari di lavoro oltre quello sopportabile producono queste tragedie, così come la normale assenza di controlli e prevenzione”. Si tratta dell’ennesima morte bianca a Palermo e provincia. Ultima, in ordine di tempo, quella di un imprenditore 43enne che stava effettuando dei lavori su un’impalcatura in via Belluno, a Partinico.


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