Fabio Tranchina si è pentito. Dopo giorni di tira e molla ha saltato il fosso. Definitivamente. Sabato scorso ai magistrati di Firenze aveva detto di voler collaborare “per tutto quello che so e che vi può servire”. Poi, la retromarcia. Un incontro con la moglie, nel capoluogo toscano, sembrava aver cambiato il corso delle cose. Non aveva più la “serenità mentale” per seguire fino in fondo la sua scelta. Oggi il nuovo dietrofront. Tranchina ha cambiato avvocati. Non più Tommaso Scanio e Giovanni Castronovo (che aveva già valutato la possibilità di rinunciarvi ancor prima che venisse revocato) ma Monica Genovese, difensore dei principali collaboratori di giustizia. Dagli organigrammi della cosca di Brancaccio alla stagione delle stragi del ‘92 e ‘93: sono tanti i segreti su cui Tranchina, ex autista di Giuseppe Graviano, può fare luce.
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