TRAPANI – La vittoria più bella, perchè ottenuta contro quel Brescia che era stata l’ultima squadra ad espugnare il PalaIlio nel maggio del 2011, durante le finali promozioni dell’allora serie A Dilettanti. La vittoria più bella perchè ottenuta con tanta grinta, e nonostante qualche errore di inesperienza, davanti a quasi quattromila spettatori. Ne fa le spese la capolista e una delle principali indiziate per l’unica promozione nell’olimpo del basket italiano. la Lighthouse sale quindi a dieci punti in classifica, a due sole lunghezze dal sestetto di testa.
La Lighthouse Trapani stoppa la Centrale del latte Brescia e regala ai propri tifosi un pomeriggio di basket a base di adrenalina e suspense. Alla fine il tabellone dirà 81-76 per i granata, ma quanta fatica per gli uomini di Lino Lardo. Trapani mette in campo tanto cuore e grinta, corre e prova l’allungo decisivo sugli ospiti per tutti i quaranta minuti, ma Brescia resta sempre incollata e riesce più volte a mettere il muso avanti nel punteggio. Parker e compagni sbagliano tanto, soprattutto dalla lunga distanza, ma hanno il merito di non perdere la testa nei minuti decisivi di un match che ha dovuto fare ricorso a un tempo supplementare per incoronare il suo vincitore. Trapani trova dalla sua lucida regia di Parker (17 punti) e la solidità sotto le plance di Andrea Renzi (17 punti anche per lui), ma è Rob Lowery a segnare il match, nel bene e nel male. La guardia di Forestville toglie spesso le castagne dal fuoco per i granata: nelle sue gambe c’è tanta esplosività ma soprattutto generosità, ingrediente che porta il pubblico del Palailio a perdonare le tante forzature al tiro dell’americano.
IL MATCH
L’avvio non è dei più felici per i due quintetti in campo. Dopo quattro minuti di gioco il tabellone dice 4-2 per Trapani, che trova grandi difficoltà ad aggredire la zona di Brescia ed è costretta a ricorrere al tiro da fuori. Gli uomini di coach Martellossi spendono tanti falli per contenere le folate di Lowery e le penetrazioni di Parker, ma Trapani continua a sbagliare le conclusioni dalla lunga distanza. Gli ospiti non fanno tanto meglio e alla fine del primo periodo è 13-10 per Brescia.
Tanta difesa anche nel secondo quarto. La Lighthouse costringe Brescia a giocare al limite dei 24 secondi, metre Lardo alterna Parker e Lowery in cabina di regia. Dall’altra parte le spine nel fianco della difesa granata si chiamano Giddens (17 punti il suo score finale) e Di Bella. Il match prosegue punto a punto e quando una tripla di Rizzitiello sembra rappresentare la svolta per Trapani, Brescia ricuce lo strappo e si chiude sul 32-31 per i padroni di casa.
Nel terzo quarto il clima si surriscalda, complici un paio di decisioni infelici degli arbitri Beneduce, Tirozzi e Ascione. Uno sfondamento fischiato a Lowery a 5′ 33 dalla fine della frazione dà la possibilità a Rinaldi di riacciuffare per l’ennesima volta Trapani. Un inesistente fallo fischiato a Parker manda su tutte le furie Lardo, che si becca anche un tecnico per proteste. I granata , però, restano a galla grazie a un superlativo Renzi e alle folate di Lowery, mentre Parker continua ad andare a segno con continuità. Chi manca un po’ all’appello è Baldassarre, che si limita nelle conclusioni e si vede poco sul parquet.
Il quarto periodo ha un avvio da incubo per Trapani, che subisce un break di 5-0 e per oltre tre minuti non trova la via del canestro. Fultz punge con regolarità e Giddens diventa quasi incontenibile, ma Trapani si affida ai suoi americani e riesce a tenere botta. A sei minuti dalla fine, il punteggio dice +1 Trapani (59-58). I granata non piazzano il colpo decisivo e Brescia resta incollata. A due minuti e mezzo dalla sirena Lowery ha in mano la palla break che potrebbe spezzare definitivamente la rincorsa degli ospiti, ma la gestisce nel peggiore dei modi regalandola ai lombardi che una tripla di Giddens impattano a 66 pari. Gli ospiti avrebbero anche l’occasione per il colpo del ko, ma lo stesso Giddens spreca i dieci secondi finali per Brescia.
L’overtime viene inaugurato da una tripla di Fultz che non lascia sperare niente di buono per Trapani, ma lentamente gli uomini di Lardo serrano le file e dal momento che da lontano si continua a sbagliare, la risposta viene affidata alle incursioni di Lowery e Parker. A un minuto e nove secondi dalla sirena, il punteggio dice +1 per gli uomini di Lardo. Brescia però non demorde e rimette il muso avanti. I fantasmi sul Palailio vengono scacciati via da una bomba di Ferrero: 77-76 a 16 secondi dalla fine. La Centrale del latte gestisce malissimo il pallone decisivo e un recupero di Lowery, con successivo fallo sull’americano, segna la resa finale di Brescia che chiude con cinque punti di scarto.