Resta in silenzio davanti al giudice il giovane di 20 anni di Rudiano (Brescia), accusato di omicidio stradale per la morte della 19enne Sofia Galante. L’incidente è avvenuto la sera dell’8 agosto sull’autostrada BreBeMi.
Arrestato e posto ai domiciliari il 9 agosto, il ragazzo – secondo le prime ricostruzioni – si trovava alla guida della Citroen C3 che ha investito la ragazza.
Sofia Galante scende dall’auto dopo l’incidente e viene investita
Il dramma si è consumato tra le uscite di Travagliato Ovest e Travagliato Est, in direzione Brescia. Sofia Galante era sul sedile passeggero di un’auto condotta da un amico coetaneo quando, dopo un tamponamento, sarebbe scesa dal veicolo finendo nella corsia centrale.
In quel momento sopraggiungeva la C3 guidata dal 20enne, che l’ha travolta. I presenti hanno immediatamente allertato i soccorsi, ma per la giovane non c’è stato nulla da fare.
Il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Dagli accertamenti eseguiti sull’automobilista, è emersa la positività ai cannabinoidi.
Il 20enne non risponde al gip, disposta l’autopsia
Nella mattinata di lunedì 11 agosto, il ragazzo è comparso davanti al gip del Tribunale di Brescia per l’interrogatorio di convalida. Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Nel frattempo, il pubblico ministero Ettore Tisato ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte e verificare la dinamica dell’incidente.
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