Castelli 7. Tra i punti fermi della squadra granata. Qualche passaggio a vuoto che non influisce su un campionato ad alti livelli.
Pozzato 7. Neppure dieci gettoni, eppure il suo contributo si è rivelato fondamentale. Indiscutibile protagonista durante i play off. Incolpevole nella sciagurata finale di ritorno con il Lanciano in cui gli abbruzzesi lo infilano tre volte.
Daì 6,5. Il gregario pronto a rispondere presente nei momenti decisivi della stagione. Quando viene mandato in campo non fa mai mancare il proprio apporto alla squadra.
Lo Bue 7. Altra colonna del collettivo a disposizione di Boscaglia. Una stagione contraddistinta da standard di rendimento decisamente alti, con un piccolo calo nella parte finale della regular season.
Filippi 7,5. Esperienza, temperamento e carisma al servizio del gruppo. Il capitano, nonostante i 36 anni suonati, è senza ombra di dubbio uno dei principali protagonisti della straordinaria cavalcata che porta il Trapani a sfiorare la promozione in B.
Priola 6,5. C’è anche del suo nella grande stagione granata. Sempre pronto a dare tutto, anche quando le scelte di Boscaglia lo penalizzano costringendolo a rimanere ai margini del campo.
Pagliarulo 7. Tra i leader del reparto arretrato, si conquista la fiducia dell’ambiente a suon di ottime prestazioni. Da non escludere una sua riconferma anche per l’anno prossimo.
Sabatino 7. Altro gregario di lusso, considerando il contributo offerto ogni qualvolta viene schierato nell’undici titolare. Fondamentale durante i play off, il difensore di Corleone disputa una gran partita nella finale d’andata contro il Lanciano.
Caccetta 7,5. Un campionato da protagonista. Non è casuale l’interessamento del Chievo per uno dei centrocampisti più talentuosi della Prima Divisione. Morace proverà a convincerlo a rimanere un altro anno, ma non sarà semplice.
Barraco 7,5. Buona parte della manovra granata dipende dalle sue intuizioni. L’eleganza palla al piede e la personalità sono le sue doti migliori, sarebbe di fondamentale importanza riuscire a confermarlo anche per la prossima stagione.
Tedesco 6,5. Arrivato a campionato iniziato, mette a disposizione dei compagni sapienza tattica ed esperienza. Non più giovanissimo, Boscaglia decide di centellinare il suo impiego. Ma quando è in campo la sua presenza si fa sentire.
Pirrone 7. Una regular season su buoni livelli, una semifinale play off da favola. Contro la Cremonese va in gol sia all’andata che al ritorno, permettendo ai suoi di accedere alla finale contro il Lanciano. L’uomo giusto al momento giusto.
Cianni 6,5. Si fa trovare pronto quando viene chiamato in causa, forse avrebbe meritato qualche chance in più.
Abate 7. Otto gol per un attaccante non saranno tantissimi, tuttavia il lavoro sporco in fase di non possesso e la capacità di aiutare la squadra nella costruzione della manovra si rivelano qualità imprescindibili per la manovra offensiva del Trapani.
Madonia 8. Fenomeno, genio o semplicemente “Maradonia”: gli aggettivi e i soprannomi si sprecano, così come i complimenti di tifosi e addetti ai lavori. Disputa una stagione super, impreziosita da 14 reti che gli valgono il titolo di bomber di squadra. È lui il calciatore granata 2011/12.
Mastrolilli 6,5. Uomo spogliatoio, scende in campo con il contagocce riuscendo comunque ad offrire il proprio contributo.
Gambino 7,5. Un altro pilastro del miracolo Trapani. Classe e fantasia al servizio della squadra, sigla 10 gol che si rivelano fondamentali lungo il cammino verso il sogno, poi sfumato, della B. Dovrebbe restare anche l’anno prossimo.
Boscaglia: 8,5. Merita il voto più alto per quanto fatto negli ultimi anni. Dai campi polverosi di periferia alla finale play off di Prima Divisione il passo è stato breve, per non dire fulmineo. Condottiero dalla forte personalità, si rivela intelligente nel difendere la squadra subito dopo la conclusione della regular season attirando su di sé tutte le critiche per la serie B sfuggita all’ultimo atto della stagione. L’amarezza per la sconfitta nella finale contro il Lanciano lo spinge a rassegnare le dimissioni, tuttavia viene convinto da patron Morace a rimanere alla guida dei granata.