TRAPANI – Alla vigilia della prima di campionato, Serse Cosmi si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Parole garbate, quelle del tecnico granata, ma che chiariscono in modo perentorio il pensiero su una rivoluzione estiva giunta in modo inaspettato: “Ci attende un campionato lunghissimo, avrei voluto affrontarlo al termine di un percorso diverso da quello che è stato – ammette Cosmi –. Ritenevo che l’esito della passata stagione potesse essere l’inizio di un discorso che doveva necessariamente avere un filo conduttore, invece pian piano le cose sono cambiate. Diversi giocatori sono andati via, il direttore Faggiano ha fatto lo stesso. Sono giunti parecchi ragazzi nuovi, l’idea era quella di cambiare i giovani e mantenere quelli che erano i riferimenti cardine della squadra. Questo non è avvenuto per innumerevoli motivi. Allo stato attuale, i calciatori iper richiesti, ovvero Scozzarella (non convocato), Petkovic e Citro sono quelli che si sono allenati meno, chissà cosa sarebbe successo se fossero stati al top della condizione”.
Trapani cantiere aperto: anche se Cosmi non vuole dirlo espressamente, la sensazione è di avere a che fare con una rosa ancora work in progress. Il tecnico perugino parla di restauro: “Ci sono tre maniere per iniziare una stagione: costruendo, rinforzando o restaurando. Nel nostro caso, stiamo avendo a che fare con quest’ultima ipotesi, probabilmente la più difficile e la più costosa a livello psicologico. Bisogna ricostruire quello spirito che era stata la vera caratteristica di questa squadra. C’è ancora da fare, non vogliamo allarmare nessuno ma è giusto che si sappia. Ci sono anime inquiete che condizionano le altre. E’ necessario resistere sino al prossimo 1° settembre, dopodiché magari qualcuno sarà andato via e qualche altro avrà visto i propri desideri rimanere tali. Da quel momento si potrà ragionare con più calma, senza il rischio di una trasmissione di pericolose fibrillazioni. Rinvio di Ternana-Pisa? E’ un precedente grave, ora bisogna capire cosa succederà”.
Al netto di quel che è accaduto, ora è tempo di guardare avanti. Testa al Novara: “La stagione passata ha lasciato il segno, non necessariamente negativo. Ha destabilizzato in eccesso, per fortuna, un ambiente innamorato di questa squadra. L’errore più grande, tuttavia, sarebbe quello di fare paragoni con il passato. Non esiste un Trapani di ieri e un Trapani di oggi. Esiste il Trapani. Il mio obiettivo è quello di trasmettere la stessa immagine della precedente stagione, la gente si è appassionata alla nostra storia perché in campo davamo l’idea di andare al di sopra delle nostre possibilità. L’obiettivo è quello di mantenere una categoria molto importante per questa società, dopodiché se arriverà qualcosa di diverso proveremo a essere all’altezza. A Novara sarà una partita complicata, dovremo fare i conti con assenze pesanti. Abbiamo bisogno di maturare come gruppo, dopodiché anche i giovani potranno risultare decisivi”.