Tremila persone tra studenti delle scuole superiori, universitari, genitori degli studenti e insegnati dei Cobas sono partiti da piazza Verdi per bloccare il traffico nel centro di Palermo. E sono riusciti nell’intento. La protesta riguarda il ddl Gelmini, in discussione al Senato. Rispetto alla mattina, sono stati altri i gruppi che hanno aderito alla manifestazione, a confermare una spaccatura nella protesta sempre più ampia. Di pomeriggio, infatti, si sono riunite le scuole superiori che aderiscono alla Rete dei collettivi provenienti anche dalla provincia di Palermo, le facoltà di Scienze Politiche, Giurisprudenza e l’accademia di Belle arti. Il centro è stato chiuso e il traffico – nutrito per le feste di Natale – è letteralmente impazzito.
“Gli studenti hanno espresso apprezzamento per le modalità con cui si è svolta la protesta di questa stamattina a Palermo”. Lo dice il portavoce degli universitari della facoltà di Lettere e filosofia dell’ateneo palermitano Giorgio Martinico, dopo l’assemblea degli studenti, che si è tenuta nell’aula seminari della facoltà.
Un gruppo di teppisti si è staccato dal corteo e ha scagliato palloncini pieni di vernice contro le saracinesche della “Rinascente” di via Roma (nella foto d’archivio l’assalto alla Mondadori) e contro i palazzi. I partecipanti al resto del corteo hanno redarguito i teppisti. E si è quasi arrivati allo scontro fisico.
Dopo qualche momento di tensione, il corteo si è sciolto.