PALERMO – Centocinque treni regionali sui circa 500 in circolazione. Sono i nuovi tagli nel trasporto ferroviario dell’Isola, che scatteranno a partire dal prossimo 10 marzo, e tutto “mentre la Regione ha annunciato per domani la firma del contratto interistituzionale di sviluppo”. A denunciarlo sono Mimmo Perrone e Amedeo Benigno, rispettivamente segretari regionali Fit Cisl ferrovie e Fit Cisl Sicilia, rendendo noto così il nuovo piano di Trenitalia in Sicilia. “Tutto, per assurdo – spiegano i due segretari – mentre Stato, Regione, Rfi si preparano a firmare il contratto interistituzionale di sviluppo per potenziare le infrastrutture in particolare della tratta Palermo-Catania”.
Le tratte che verranno penalizzate dai tagli sono: la Palermo-Agrigento, Catania-Messina, Palermo-Trapani, Agrigento-Catania, anche tratte metropolitane come Siracusa-Taormina, Siracusa-Modica, Taormina-Catania, stazione Giachery-Palermo Notarbartolo, Palermo-Cefalù, Caltanissetta-Roccapalumba, Messina-Milazzo, Catania-Caltagirone, Siracusa-Rosolini e Siracusa-Pozzallo, Fiumefreddo-Catania, Catania-Caltanissetta.
“Abbiamo più volte chiesto – aggiungono i sindacalisti – il rilancio delle tratte interne, in particolare della Catania-Siracusa, della Siracusa-Caltanissetta, della Palermo-Trapani, e un rilancio complessivo delle infrastrutture in Sicilia attraverso una programmazione unica che porti ad un sistema integrato di trasporti ferroviario, aeroportuale, di viabilità stradale e trasporto pubblico locale. Invece da troppo tempo assistiamo a una continua riduzione dei treni come quella che scatterà se nessuno interverrà, dal prossimo 10 marzo. Di fatto un isolamento progressivo che ha penalizzato fortemente anche il traffico regionale”.