CATANIA – L’onda lunga delle truffe nei “Compro Oro” arriva da Arezzo a Catania: stamattina i militari della Guardia di Finanza hanno denunciato due catanesi per ricettazione, esercizio abusivo del commercio di oro e frode fiscale. Si tratta di C.L., di 50 anni di Catania, e S.G. di 53 anni di Tremestieri Etneo. I militari hanno eseguito provvedimenti di perquisizione e sequestro emanati dalla Procura della Repubblica di Arezzo. I finanzieri hanno sequestrato 11 chili di argento granellato puro che, secondo gli investigatori, era pronto per essere fuso e trasformato in lingotti da vedere in nero.
Nell’operazione, che si chiama “Fort Knox”, sono stati sequestrati 20.460 euro in contanti e in banconote da 200 e 500 euro. Sotto sequestro, inoltre, libri contabili e schede SIM che, secondo gli investigatori, si riferiscono all’attività illecita.
L’indagine è molto più grande e complessa: i nuclei di polizia tributaria di Arezzo e Napoli cercano di fare luce su un’associazione criminale a struttura piramidale, che dalla Svizzera si muoveva con i “bracci operativi” di più capi-area, referenti nei distretti orafi di Arezzo, Marcianise, e Valenza. Il loro obiettivo era raccogliere oro acquistato dagli agenti intermediari, in una rete di negozi “compro oro”. Tutto avveniva in nero, senza controlli, scambiando oro con soldi in contanti e in banconote di grosso taglio. A trasportarle erano corrieri anonimi che usavano auto già modificate con doppifondi. In tutto le persone indagate sono 118, per un volume d’affari di 4.500 kg. di oro e 11.000 kg. di argento, del controvalore di 183milioni di euro.