PALERMO – La truffa dei finti furti di macchine andava avanti dal 2017. Stamani il blitz dei carabinieri della compagnia di Misilmeri. È in provincia di Palermo che aveva sede la base operativa dell’organizzazione. Sedici le persone indagate, fra cui un carabiniere e un poliziotto.
Nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Palermo vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata al furto, riciclaggio di auto di lusso e truffa ai danni delle assicurazioni, commessi tra Palermo e Villabate.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni, a cui ha contribuito la Squadra mobile, è stata denominata “Dirty Cars”. Le macchine “sporche” venivano rubate in provincia di Napoli e rivendute a Palermo.
Ferrari, Porsche, Range Rover e Audi i marchi preferiti. Le auto erano intestate a delle “teste di legno” e, dopo averle assicurate, anche con l’utilizzo di sistema satellitare per sviare i sospetti delle compagnie assicurative, ne simulavano il furto regolarmente denunciato alle forze di polizia e alle compagnie assicuratrici per la riscossione del risarcimento.
Successivamente gli indagati facevano finta di ritrovare le auto e le reimmatricolavano con targhe e documenti di circolazione nuovi, rivendendoli attraverso concessionarie compiacenti. Un passaggio un cui sarebbe stato decisivo il ruolo di un carabiniere (già sospeso dal servizio) e di un poliziotto compiacenti.
Dei 16 provvedimenti eseguiti tre sono agli arresti domiciliari. Sette persone sono state sottoposte ad obbligo di dimora e sei ad obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra le auto rivendute, Ferrari 348, Porsche Cayenne, Audi Q3, Bmw 750 e Bmw X4.
I nomi dei coinvolti
Ai domiciliari finiscono i fratelli Antonino, Carmelo e Gaetano Cangemi. Bbbligo di dimora per Matteo Cavallaro, Giuseppe Lo Casto (appuntato scelto in servizio alla stazione Palermo Scalo). Ivan De Luca, Marco Litrico, Gaetano Pitarresi, Paolo Rovetto, Antonino Scalavino. Obbligo di presentazione in caserma per Luca Ferrara, Giuseppe Ippolito, Fabrizio La Mantia (agente scelto in servizio alla questura di Palermo), Antonino Sardina, Marzia Dallari, Concetta Presti. Le rivendite di auto coinvolte sono “Samuel Car’s” e “Modauto”.