PALERMO – Con la loro Bmw erano a caccia della prossima vittima. In auto avevano uno specchietto rotto, la “prova” dell’incidente che avrebbero presto messo in scena per intascare soldi facili. Un piano andato in fumo, stavolta, per l’immediato allarme lanciato da un automobilista palermitano, bloccato dai due presunti truffatori in viale Strasburgo all’altezza di via Maltese.
E’ successo ieri pomeriggio, quando nel cuore della zona residenziale della città, un 27enne ed un 39enne hanno arrestato la loro corsa per scendere dalla Bmw e raggiungere l’uomo alla guida di un’altra auto: volevano conto e ragione in merito ad un fantomatico impatto avvenuto pochi secondi prima. Il loro specchietto si era rotto e staccato, quindi, per risolvere presto la questione hanno proposto al malcapitato il pagamento di circa cinquanta euro.
Quest’ultimo ha però sentito subito puzza di bruciato. Nella zona compresa tra Pallavicino, lo Zen e viale Strasburgo, si aggira da alcune settimane una banda dedita alla truffa dello specchietto e il modus operandi adottato dai due sembrava proprio quello che più volte ha già incastrato diversi automobilisti. In questo caso, a finire in trappola sono stati gli autori della truffa, individuati dalla polizia nel frattempo arrivata sul posto.
Sul sedile posteriore della loro Bmw, infatti, gli agenti hanno trovato uno specchietto rotto ed uno integro, da utilizzare per mettere a segno il raggiro. I due, entrambi palermitani, sono stati denunciati a piede libero dagli agenti del commissariato San Lorenzo. Ma le indagini non si fermano qui. Risale soltanto alla scorsa settimana, infatti, l’individuazione della “base operativa” di chi si dedicherebbe a questo tipo di truffa. Si tratta di un’area di parcheggio dello Zen trasformata in campo nomadi da una decina di famiglie siciliane che si spostano periodicamente con auto – prevalentemente Mercedes e Bmw -, caravan e roulotte.
Tutte le persone presenti sono state identificate e tutti i veicoli, oltre ad avere uno degli specchietti rotti, sono stati trovati sprovvisti del tagliando assicurativo. Gli agenti, insospettiti, hanno così eseguito un minuzioso controllo accertando che i proprietari risultavano avere precedenti per la truffa dello specchietto, colpi messi a segno in varie zone della Sicilia e d’Italia.
A vivere da alcune settimane proprio in quell’area vicina al velodromo, i due uomini arrestati con l’accusa di truffa e tentato omicidio i primi di febbraio a Partanna Mondello. Entrambi originari di Canicattì, provincia di Agrigento, hanno tentato di raggirare un anziano in viale dell’Olimpo. La vittima ha attirato l’attenzione di una volante della polizia che era di passaggio, ma i truffatori hanno accelerato dandosi ad una fuga spericolata e investendo due ciclisti, entrambi finiti in ospedale in gravi condizioni.