Tumbiolo sul novellame:| "La Regione tutela i pescatori" - Live Sicilia

Tumbiolo sul novellame:| “La Regione tutela i pescatori”

Giovanni Tumbiolo

Il presidente del Distretto della pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo, si è espresso in merito alle recente scelta della Regione sulla pesca al novellame: "Il governo siciliano in questo modo si schiera in favore dei pescatori".

MAZARA DEL VALLO
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MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) – “Finalmente il governo siciliano si occupa dei pescatori, prendendo posizione sulla pesca al novellame. La questione non riguarda solo la pesca, ma tante altre materie sociali, economiche e culturali. Qui si tratta di tutelare e difendere il principio autonomistico, non a parole, ma in punto di diritto. Sia ben chiaro, sulla ‘neonata’ io la penso così: la pesca al novellame, come e più che qualunque altra attività del mare, va disciplinata, studiata, regolamentata, monitorata, applicata nei tempi, nei modi e negli spazi”. Lo scrive, in una lettera aperta, il presidente del Distretto della pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo.

“Se tutto questo non lo fa la Regione mediterranea maggiormente ‘dipendente dalla pesca’, chi lo deve fare? La Sicilia ha l’obbligo di fare ciò quale capofila naturale (lo impongono la storia e la geografia) dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo – prosegue -. Ritengo che la Sicilia non debba fare marcia indietro, ma andare dritto verso un’autodisciplina rigorosa e certa. Riprendersi il potere di decidere le sorti del proprio territorio, della propria gente, non significa però seguire le pulsioni elettorali o le miopi richieste di quattro ‘fuorilegge’ che non rappresentano affatto la stragrande maggioranza degli onesti pescatori siciliani”. “Se la Sicilia intende, come giustamente Crocetta e Cartabellotta asseriscono, diventare un ‘faro’ per il Nordafrica – sottolinea – ha l’obbligo di creare le strutture adeguate e coerenti con gli obiettivi prefissati. Per prima cosa bisogna creare un ‘assessorato del Mare’, ove tutte le competenze, oggi sparse in ben sette dipartimenti, possano ricongiungersi in una struttura integrata”.


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