PALERMO – Gli uffici di informazione turistica a Palermo restano chiusi sabato e domenica. E’ il risultato di un accordo nazionale che consente ai dipendenti assunti con contratto part-time di potere scegliere quando lavorare. I trenta lavoratori dei centri hanno scelto dal lunedì al venerdì lasciando scoperti i turni nei fine settimana.
Questa mattina ci sono state diverse proteste da parte di turisti rimasti dietro il cancello sbarrato del nuovo Centro di Informazione Turistica (Cit) di Largo Cavalieri del Santo Sepolcro, accanto piazza Bellini. “Una situazione inaccettabile – commentano alcuni turisti – siamo qui per chiedere informazioni e abbiamo trovato tutto chiuso. Nessuno che ci possa dare qualche notizia su musei e posti dove andare a mangiare. Non si comprende la scelta di tenere questi uffici chiusi sabato”.
Per i sindacati bisogna trovare una soluzione. “Chiederemo un incontro all’amministrazione comunale per risolvere questo grave disservizio visto che durante il fine settimana ci sono più turisti – dice Nicola Scaglione segretario provinciale del sindacato Csa – Non è accettabile che questi uffici restino chiusi in una città capoluogo che punta sul turismo”.
“La colpa della chiusura degli info point turistici nel fine settimana è da addebitare interamente alle scelte politiche di questa Amministrazione Comunale – dice Marcello Terzo, segretario Cub – i lavoratori non c’entrano nulla. Difatti, fino a quando il Sindaco si ostinerà a mantenere in servizio lavoratori part-time (nonostante le continue ed incessanti proteste degli stessi per l’incremento dell’orario di lavoro), senza prevedere per loro un riconoscimento del tempo pieno, è chiaro che i servizi erogati ai cittadini ed ai turisti non potranno che essere part-time. Oggi la macchina comunale consta di circa 2.700 lavoratori part-time con evidenti ripercussioni negative sull’efficacia ed efficienza dei servizi. Sarebbe opportuno che questa Amministrazione cominciasse a programmare uno sviluppo vero della città, a iniziare proprio dai servizi resi e dal riconoscimento dell’incremento orario dei lavoratori part-time. Certo è vergognoso vedere gli info point turistici chiusi in una meravigliosa città come Palermo che vive di turismo e che giornalmente accoglie migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, ma è altrettanto impensabile che l’Amministrazione chieda ai suoi dipendenti di lavorare gratuitamente”.