Turismo, relazioni pericolose e soldi: indagati imprenditori NOMI -

Turismo, relazioni pericolose e soldi: indagati imprenditori NOMI

Operazione della guardia di finanza. Ecco i nomi e gli aggiornamenti. Parla la difesa

PALERMO – Bancarotta, false fatturazioni, relazioni pericolose tra Palermo e Agrigento. Operazione della Guardia di Finanza, perquisizioni in banche, coinvolti imprenditori. Nel mirino dei finanzieri – secondo quanto ha verificato LiveSicilia – ci sono società immobiliari e colossi del turismo.

I nomi

A vario titolo sono indagati Luigi Vantaggiato, Francesco Donà delle Rose, Salvatore Di Gangi, Alessandro Di Gangi, Francesco Corvelli, Maurizio Lupo, Vincenzo Coglitore, Anna Maria Lo Muzio.

LE ACCUSE –

Luigi Vantaggiato è accusato nella qualità di liquidatore e “comunque amministratore di fatto” della Sicilia Torre Macauda e della Sicilia Torre Macauda Srl, per aver “distratto, occultato e dissipato in tutto o in parte i suoi beni.

Luigi Vantaggiato e Francesco Donà delle Rose sono accusati di “aver concorso nell’associazione di tipo mafioso Cosa nostra e, pur non facendovi parte, per aver contribuito all’acquisizione in modo diretto e indiretto, da parte della stessa associazione, della gestione o del controllo delle attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e di servizi pubblici”. E ancora, gli imprenditori avrebbero “contribuito ancora alla realizzazione, da parte della stessa associazione, di profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri”.

Luigi Vantaggiato, Maurizio Lupo, Salvatore Di Gangi e Alessandro Di Gangi sono indagati per avere eluso “le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale e di agevolare la commissione dei dilitti…”, e per aver “attribuito fittiziamente a Maurizio Lupo e Luigi Vantaggiato”, le quote della Libertà Immobiliare Srl. Contestata l’aggravante di aver favorito Cosa nostra.

La bancarotta fraudolenta

Altro capo d’indagine riguarda una presunta bancarotta fraudolenta, commessa ai danni della Sicilia Torre Macauda. Maurizio Lupo, Luigi Vantaggiato, Francesco Donà delle Rose e Alessandro Di Gangi avrebbero “in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, sostituito e trasferito denaro, beni e altre utilità prevenienti dai delitti di associazione mafiosa, appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta patrimoniale”. Contestata l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare Cosa nostra.

Il trucchetto

Maurizio Lupo, Luigi Vantaggiato e Vincenzo Coglitore sono indagati perché attraverso una “falsa quietanza di pagamento a favore della Unicredit Spa”, banca estranea ai raggiri, avrebbero “simulato fraudolentemente l’avvenuto integrale pagamento del prezzo di vendita, inducendo in errore il giudice del tribunale di Sciacca”.

L’imprenditore turistico

Francesco Corvelli, imprenditore e amministratore unico della Travel on demand Srl, avrebbe trasferito 1,2milioni di euro, “frutto dell’appropriazione indebita”, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa in danno della Sicilia Torre Macauda Srl”.

Luigi Vantaggiato è indagato per aver attribuito fittiziamente ad Anna Maria Lo Muzio le quote sociali della Crm Servizi Srl.

Perquisizioni in corso

La Guardia di Finanza ha notificato il provvedimento di perquisizione alla Unicredit, estranea all’inchiesta, lo scopo degli investigatori è quello di “acquisire i dipositivi informatici in uso…ritenendo che sussista il concreto pericolo di dispersione del corpo del reato e che il ritardo possa pregiudicare l’esito della perquisizione stessa”.

La posizione della difesa

“I difensori del dottor Francesco Donà dalle Rose si dichiarano pronti a dimostrare l’estraneità del loro assistito alle ipotesi formulate dalla Procura di Palermo, oggetto di indagine. La famiglia si chiude nel più stretto riserbo confidando nell’operato della magistratura”. Lo si legge in una nota dei legali Vincenzo Lo Re, Marcello Consiglio e Raffaele Bonsignore.

“L’Avv. Antonino Gattuso difensore del dott. Maurizio Lupo, ha predisposto memoria e documenti che verranno proposti all’attenzione della Procura della Repubblica contestualmente all’interrogatorio al quale il predetto professionista ha chiesto di essere sottoposto. In quella sede – scrive l’avvocato – si confida che verranno chiariti tutti gli equivoci ed i dubbi degli inquirenti rispetto alle accuse dalle quali il dott. Lupo si professa assolutamente estraneo e lontano per storia, principi ed etica personale e professionale“.


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