Turista canadese conosciuta in ospedale e violentata: due arresti - Live Sicilia

Turista canadese conosciuta in ospedale e violentata: due arresti

Lo stupro a novembre. In cella un inserviente del Policlinico e un complice

PALERMO – Avrebbero violentato una turista canadese conosciuta in ospedale. Uno dei due arrestati, infatti, lavora in una cooperativa che gestisce l’appalto di sanificazione e pulizie al Policlinico di Palermo. In carcere sono finiti Agostino e Giuseppe Romano, di 41 e 44 anni. Il giudice per le indagini preliminari Ivana Vassallo ha accolto la richiesta della Procura di Palermo.

La vittima è una cittadina canadese. Lo stupro sarebbe avvenuto lo scorso novembre nel B&B in cui la donna alloggiava nella zona della stazione centrale. La donna, in stato confusionale, si è risvegliata da sola in camera la mattina successiva. Era con i vestiti bagnati, aveva dolori nelle parti intime e le sarebbero stati rubati dei soldi.

Ad avvisare i carabinieri furono i medici del Policlinico che avevano in cura il fidanzato della donna, ricoverato in ospedale per un incidente stradale. La ragazza era arrivata in città per accudirlo. I militari della compagnia di piazza Verdi si recarono nel B&B e trovarono la vittima in stato di choc.

L’inserviente era stato gentile. Le aveva dato indicazioni per raggiungere il reparto e poi si era offerto di accompagnarla in camera in moto dopo un giro in città. Qui era arrivato il secondo uomo. Hanno mangiato un pollo, bevuto un paio di birre e, così le dissero, un “cucchiaio” di sambuca. Poi il vuoto di memoria. La ragazza non ricordava più nulla.

“Ero felice e mi stavo divertendo quindi non mi sono resa conto del tempo che passava. Lui era gentilissimo”, ha raccontato ai carabinieri. Poi l’approccio che la donna aveva respinto. Uno dei due l’aveva presa per un braccio e voleva baciarla. “Non ricordo nulla da quel momento in poi”, ha proseguito. La vittima, che aveva i dati del profilo Instagram dell’uomo, ha indicato chi fosse agli investigatori. Al complice i carabinieri sono arrivati mettendo sotto controllo il cellulare dell’inserviente e grazie alle analisi dei tabulati telefonici che hanno confermato la presenza dei due nel B&B la sera della violenza.


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