CATANIA – Turisti in aumento, ma solo di passaggio. Lo afferma Giusy Belfiore, presidente dell’associazione Guide turistiche, che analizza i dati diffusi dalla Sac evidenziando come, nonostante l’aumento dei passeggeri in arrivo all’aeroporto di Fontanarossa, pochi di loro si fermino, pernottino, spendano a Catania. Le classifiche di arrivi turistici danno infatti la città etnea tra le mete preferite nel ponte di primavera: il ponte del I° maggio vedrà arrivare nello scalo aeroportuale etneo 133.00 passeggeri un segno più rispetto al 2016 del 19,29% , di questi 65.600 arrivi e 67.400 partenze. E , sempre dati SAC, gli stranieri attesi in arrivo sono 50.000.
“I flussi turistici aumentano, ma vanno visti in maniera diversa, non percepiamo l’aumento esponenziale degli arrivi nella nostra città”, spiega la Belfiore. “E’ vero che le strutture ricettive sono piene di ospiti stranieri e non, ma va considerata Catania come tappa di passaggio, i gruppi vanno verso Taormina, Siracusa e Ragusa. Questo perché il capoluogo etneo – continua – non riesce ad avere un appeal adeguato al tour turistico. E’ una città caotica con zone pedonali, vedi piazza Duomo, che non lo sono per niente, invasa da venditori ambulanti che assaltano i gruppi” – prosegue. “Non c’è alcun controllo sui percorsi turistici e – incalza – c’è divieto di scarico e carico passeggeri in piazza Borsellino, per cui i gruppi in autobus si vedono dirottati in piazza della Repubblica, lontana dal centro storico. Se pensiamo ad anziani e disabili, sono anche loro turisti, non si può far percorrere un chilometro a piedi per giungere in piazza Duomo da piazza della Repubblica”. Per la presidente delle guide, è indubbio che i numeri a Catania siano in aumento, “se ci sono cose da vedere si visitano – sottolinea – ma i dati del transito aeroportuale vanno analizzati in maniera molto diversa, non ci fermiamo agli arrivi, di questi quanti restano nella nostra città e attenzione anche al dato degli arrivi migratori, gli studenti che studiano e operano all’estero”.