CATANIA – Domenica intensa ma ordinata quella delle vaccinazioni in provincia di Catania. Se dalle prime ore di questa mattina gli hub vaccinali lavorano a ritmo intenso, con agende piene ma nessuna carenza di vaccini sia per le prime che per le seconde dosi, domani si apre una settimana di nuove sfide per il sistema di vaccinazioni regionale. Da qualche giorno infatti i maturandi stanno riempiendo gli hub, e dal prossimo giovedì inizierà il periodo più atteso dalla popolazione, quello in cui cadranno le distinzioni di età. Uno sforzo per raggiungere l’immunità di gregge in cui l’incognita è l’arrivo costante delle dosi. Il commissario Covid Pino Liberti: “Avremo due milioni di vaccini, possibile vaccinare settantamila persone al giorno”.
La domenica
File piene ma nessuna calca negli hub della provincia di Catania, dove dalle prime ore del mattino di domenica si lavora alle vaccinazioni con un’agenda fittissima. Come fanno sapere dagli uffici del commissario straordinario all’emergenza Covid, sono disponibili tutti i tipi di vaccino, incluso Astrazeneca per i richiami. Nei giorni scorsi, infatti, la carenza di dosi per i richiami era stata segnalata in più hub dell’isola, facendo preoccupare chi proprio in questi giorni si prepara alla seconda somministrazione.
Il nodo delle dosi
Il numero di vaccini disponibile in Sicilia è cruciale per raggiungere l’immunità di gregge. Si attende ancora l’arrivo della comunicazione ufficiale, ma già da qualche giorno le strutture commissariali di tutta l’isola sono state allertate: da giovedì le vaccinazioni saranno aperte a tutta la popolazione, senza più limiti d’età, e per coprire la domanda dovrebbero arrivare in Sicilia nelle prossime settimane tra un milione e mezzo e due milioni di dosi. Per Pino Liberti, commissario all’emergenza Covid della città metropolitana di Catania, sono numeri che promettono una svolta: “Se sommiamo queste vaccinazioni agli oltre due milioni e mezzo di siciliani che hanno già ricevuto la prima dose – dice – arriviamo a una copertura con prima dose del settanta per cento dei siciliani entro luglio: di fatto, la copertura a cui aspiriamo per avere un’immunità di gregge”.
Come scritto in uno studio citato da Livesicilia l’immunità di gregge dei siciliani sarà raggiunta quando almeno tre milioni e mezzo di persone saranno vaccinate. Il periodo in cui sarà raggiunta l’agognata immunità, che permette di contenere la circolazione del virus a un livello molto basso, dipende però dal numero di somministrazioni giornaliere e soprattutto dal suo ritmo, che deve essere esponenziale. In altre parole, il numero di vaccinati ogni giorno deve continuare a crescere, perché una riduzione di appena il venti per cento sposta di un mese in avanti l’immunità.
Ecco perché il nodo di tutto sono le dosi in arrivo. Se la struttura del generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario per l’attuazione del piano vaccinale, manterrà costante l’arrivo di vaccini, allora l’immunità di gregge potrà già essere raggiunta a fine luglio. E per il momento non c’è ragione di pensare che andrà diversamente: “Sono contento della decisione di aprire le vaccinazioni a tutta la popolazione – dice ancora Pino Liberti – dato che più vacciniamo, anche con una sola dose, e meno circola il virus. Le persone che hanno vissuto l’ultimo anno con apprensione avranno finalmente la possibilità di guardare a una vita un po’ più serena, grazie alle vaccinazioni”.
I maturandi
Un segnale in questo senso lo hanno dato anche i più giovani. I maturandi, a cui è stata aperta la possibilità di vaccinarsi, hanno approfittato volentieri dell’opportunità: in totale tra gli hub di Catania, Caltagirone, Acireale, Sant’Agata Li Battiati e Misterbianco i giovani vaccinati sono circa 1500. “C’è un grande entusiasmo da parte dei ragazzi – dice Pino Liberti – che arrivano negli hub già informatissimi, attrezzati anche delle conoscenze di statistica necessarie per scegliere con consapevolezza. Sanno che vaccinarsi è una scelta etica, per sé e per i propri genitori e nonni, e si preparano a un’estate in cui potranno finalmente uscire, abbracciarsi e vivere senza avere timore”. La vaccinazione dei maturandi andrà avanti per un mese con una ripartizione a scaglioni, con il rilascio graduale da parte dei presidi delle scuole delle certificazioni necessarie a vaccinarsi.