CATANIA – “Ormai è pressoché certo, alle europee faremo lista unica con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano”. Così Giampiero D’Alia, presidente dell’Unione di centro ed ex ministro della Funzione pubblica, ha aperto i lavori del comitato regionale del partito di Pierferdinando Casini convocato per oggi a Catania. “Non c’è alcuna confluenza – ha spiegato – ma un ragionamento in corso per cominciare a definire un percorso comune in vista di un’offerta che possa intercettare i moderati in alternativa al centrosinistra. Speriamo – continua D’Alia – che nei prossimo giorni si possano vedere i frutti di un percorso che ci vede già assieme con Alfano alla guida del governo del paese”. Insomma, l’area centrista si riaggrega dentro la casa comune del Partito popolare europeo. Il simbolo sarebbe addirittura già pronto. Campeggerà sicuramente lo scudocrociato all’interno del cartello che metterà assieme Udc, Ncd e i Popolari per l’Italia.
Aperto dunque il toto-candidature. Giovanni Pistorio, segretario regionale dell’Udc, conferma la propria disponibilità a concorrere all’europarlamento. Non escludendo però un opzione in favore dell’assessore regionali agli Enti locali Patrizia Valenti, presente oggi a Catania e quotata come espressione tecnica dello scudocrociato nella giunta Crocetta: “Abbiamo – riferisce Pistorio – anche la sua disponibilità. È mia amica, e sia è dimostrata sempre una personalità competente e generosa. Certo, profilandosi un percorso comune con Alfano, punteremo su candidature di qualità”.
Al centro del confronto di oggi ci sono inevitabilmente i futuri assetti del governo Crocetta. E mentre tra i corridoi circola il rumors di un ingresso in giunta di Pistorio, è lo stesso segretario regionale dell’Udc a reimpostare la questione: “La discussione sul rimpasto si è involuta su di una questione di posti e di nomine e si perso di vista il rilancio dell’azione di governo, attraverso un cambio profondo del suo profilo politico, con un impegno diretto dei partiti. C’è stata – continua Pistorio – troppa solitudine del presidente Crocetta. Questo è un limite. Oggi sceglieremo il profilo della nostra eventuale adesione al governo”.
E’ di nuovo D’Alia a fissare i paletti del sostegno Udc a Crocetta. “L’appoggio dell’Udc è condizionato ai patti fatti prima delle elezioni. C’è un dovere di lealtà che passa dal risanamento politico-finanziario e da un impegno in favore della crescita. È arrivato il momento di fare cose concrete”.
Il presidente dello scudocrociato compila dunque l’agenda delle priorità: “Non c’è alcuna fibrillazione. C’è semmai la necessità dopo un anno di fare una riflessione. Vogliamo che il governo e la maggioranza siano più compatti nell’affrontare almeno dieci emergenze. C’è da affrontare il nodo del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Bisogna poi sburocratizzare la Regione, e favorire un sistema sanitario che sappia puntare alla prevenzione. Questo – conclude D’Alia – lo chiediamo a Crocetta, ma anche al Partito democratico, che con noi sono i fondatori di questa coalizione. Meno chiacchiere dunque e più fatti”.