Uil: "Dal Comune di Catania zero fondi contro l'evasione fiscale"

Uil: “Dal Comune di Catania zero fondi contro l’evasione fiscale”

Meli: "Pronti al confronto, ma l'amministrazione spieghi la scelta"

CATANIA – “Zero. Tra le città metropolitane, Catania condivide soltanto con Cagliari il fondo più fondo nella classifica di quanto i Comuni ricevono dallo Stato per la loro attività di contrasto all’evasione fiscale. Sappiamo come gli enti locali siano a corto di personale e di mezzi, ma crediamo che l’amministrazione cittadina abbia qualcosa da spiegare, qualcosa su cui confrontarsi Noi siamo sempre pronti a farlo, nell’interesse delle persone di questo territorio”.

Lo afferma Enza Meli, segretaria della Uil di Catania, commentando i risultati di un’indagine realizzata dal sindacato. “In Italia – aggiunge – un fiume di risorse viene sottratto al finanziamento di servizi essenziali. Contro tale fenomeno, alla vigilanza dello Stato centrale dovrebbero affiancarsi gli enti locali, per prossimità e conoscenza del territorio. A beneficiare dei contributi sono quasi solo alcune grandi città del Nord”.

“Milano guida la classifica, seguita a grande distanza da Genova, Torino e Prato. Al contrario, molte realtà che avrebbero un forte interesse a contrastare l’evasione ricevono briciole o nulla. Allo stato attuale – osserva Meli – molti municipi, specie medio piccoli, non possiedono di formato personale in materia tributaria o di fondi sufficienti Inoltre, la cooperazione con l’Agenzia delle entrate resta farraginosa e mancano uffici in grado di utilizzare banche dati complesse”.

“Il risultato è che la capacità degli enti locali di riscuotere in modo efficace quanto spetterebbe loro è compromessa le risorse umane destinate agli Uffici tributi con assunzioni mirate e formazione continua. Tutto questo serve – conclude la segretaria della Uil di Catania – per avere più sanità, più scuola, più trasporti, più servizi sociali. e dovrebbe servire anche a pagare tutti meno tasse, mentre negli ultimi mesi abbiamo dovuto ricordare i primati catanesi in materia di Tari e addizionali Irpef”.


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