Addio Champions, ma grazie lo stesso - Live Sicilia

Addio Champions, ma grazie lo stesso

Il Palermo vince ma non ce la fa
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Addio Champions, Palermo. Addio perché il destino già scritto non ha conosciuto deviazioni. Addio, al termine di due partite vere. La Samp ha vinto, ma il Napoli ha giocato e senza i miracoli di Storari avrebbe pareggiato. Onore al merito. Il Palermo in Champions quest’anno? Non era un progetto, non possiamo dolerci per un fallimento, per un obiettivo in agenda non raggiunto. Era una pazza e felice avventura. Non sempre si trova l’America dall’altra parte dell’Oceano. Pazienza e grazie lo stesso.

Non era lo scopo di quest’anno di grazia rosanero la Coppa dalle lunghe orecchie. Nessun rimprovero: la squadra è stata costruita e assemblata bene. Ma forse si sarebbe dovuto osare di più nel mercato di riparazione. Nessuna colpa, ripetiamo. La Champions a quell’epoca era una chimera per le sciagurate disposizioni tattiche e generali di Walter Zenga, uno che ha la lingua direttamente proporzionale alla sua  presunzione. E’ arrivato l’umile signor Rossi e ha rimesso la navicella in tiro. L’Europa League è un bel fiore da mettere all’occhiello, purché diventi il punto di partenza di una scalata.

Maurizio Zamparini dovrà osare di più se vorrà costruire un sogno più forte. Mantenere i pezzi migliori e comprarne di altri pregiati. Costruire una panchina lunga e abbondante. A Bergamo si è visto: Cassani e Balzaretti in chiaro debito di ossigeno. Liverani prezioso finchè dura il fosforo. Buono il duo uruguagio, anche senza Miccoli che manca davvero quando non c’è. In crescita Pastore. Un disastro Budan. Il Palermo del futuro, se vorrà davvero ambire alla zona nobile, dovrà tenere Kjaer e i suoi fratelli, comprare un regista, un attaccante e rincalzi di esperienza.

A Bergamo non si è sfigurato. Anzi. Il pari sarebbe venuto stretto ad entrambe le squadre. I rosa ci hanno provato col fiato ai denti. L’Atalanta ha giocato una onesta e orgogliosa partita come il Napoli a Genova. Il gol di Cavani ha illuso le schiere di aficionados. Il pareggio meraviglioso di Ceravolo ha ringalluzzito i locali. In mezzo una caterva di occasioni. Il rigorino finale di Cavani acuisce i rimpianti. Non troppi, non è il caso.


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