PALERMO – Se la Regione darà il suo sì, il Comune di Palermo investirà 4,4 milioni per il Centro Storico. Serviranno alla realizzazione di una struttura ricettiva per studenti universitari fuori sede, in un luogo ancora da individuare, e alla riqualificazione di alcune aree del centro storico, incluse strade, palazzi e zone verdi. Questi interventi sono abbozzati nella delibera di giunta che il Comune ha emanato ieri e che attiene alla “proposta di programma integrato Monte di Pietà in partenariato pubblico”.
La delibera, a firma dell’assessore Agata Bazzi e del suo capo area Valentina Vadalà, consente al capoluogo di partecipare al bando regionale per i “programmi integrati per il recupero e la riqualificazione delle città”, stilati sulla base dell’accordo di programma del 2011 tra la Regione e il Ministero delle Infrastrutture nell’ambito del Piano Nazionale di edilizia abitativa del 16 luglio 2009. Il Piano ha assegnato alla Sicilia 8,56 milioni di euro, cui a suo tempo la Giunta regionale di Raffaele Lombardo ha aggiunto uno stanziamento di 8,65 milioni, per una somma complessiva di oltre 17,2 milioni.
Secondo quanto si legge nella delibera, per partecipare al bando, che scade domani, i suddetti programmi devono essere “obbligatoriamente promossi dai Comuni, attuati con il concorso di risorse di soggetti privati e finalizzati al recupero dell’ambiente urbano mediante la realizzazione di alloggi sociali, anche con il recupero edilizio esistente, e la riqualificazione degli ambiti urbani fortemente degradati”. Gli alloggi recuperati o realizzati potranno essere affittati solo a canone agevolato, non superiore al 70% dei canoni di mercato. Ciascun Comune può ottenere il finanziamento per una sola proposta.
Il contributo regionale che la Giunta Orlando intende richiedere è di 2,1 milioni di euro. Nel caso in cui Palazzo delle Aquile avesse accesso al finanziamento, l’onere di spesa a suo carico sarebbe di 450 mila euro, mentre quello a carico del partner privato, individuato nell’impresa palermitana Di Giovanna Srl, sarebbe di 1,8 milioni.
Tra i beni storici che potrebbero beneficiare di un intervento c’è anche Palazzo Galletti di Santa Marina, sito in via Celso 21, che giusto a marzo è stato sequestrato dal Nucleo Tutela Patrimonio Artistico della Polizia Municipale perché a rischio crolli. La proposta presentata dal Comune “si sviluppa da Corso Vittorio Emanuele – scrive la delibera –, attraverso via Collegio Giusino, piazzetta Vincenzo Di Giovanni, Vicolo Penninello, via Sant’Isidoro, via Candelai, vicolo Travicelli, piazzetta delle Alpi, vicolo Pietà a Sant’Onofrio, piazza Sant’Onofrio e discesa dei Giovenchi, fino a via Maqueda”.