PALERMO – L’ex presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, per evitare il pignoramento dei propri beni – in previsione di una condanna della Corte dei conti – aveva costituito un fondo patrimoniale per proteggere tre appartamenti a Palermo, uno a Gratteri, altri tre a Belmonte Mezzagno, una villetta ad Altavilla Milicia, terreni, magazzini, box. Lo scrive Repubblica-Palermo. Avanti aveva costituito il fondo dopo l’atto di citazione e prima della sentenza arrivata lo scorso maggio, che lo condanna a pagare un milione di euro per aver affidato consulenze illegittime. Ma la procura della Corte dei conti ha chiesto e ottenuto di potere sbloccare il fondo.
Avanti “ha agito – scrive la Corte – con la consapevolezza di vanificare la sua garanzia patrimoniale, con evidente ostacolo all’azione esecutiva”. Se la condanna sarà confermata anche in secondo grado (l’udienza è attesa per marzo), per Avanti scatterà il pignoramento dei beni. L’ex presidente della Provincia aveva sostenuto che la costituzione del fondo nasceva da ragioni strettamente private e familiari, quali il futuro dei propri figli. Ma i giudici non gli hanno creduto.