CATANIA. Gentile redazione di Live Sicilia,
siamo un gruppo di genitori di neonati ricoverati, fino a pochi giorni fa, presso l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale del Presidio Ospedaliero “Santo Bambino” di Catania e scriviamo questa nota per ringraziare la Dott.ssa Giuseppa Di Stefano, unitamente a tutto il personale medico, per la professionalità e la sensibilità dimostrata durante la degenza dei nostri figli. Invece di gioire per la tanto attesa nascita dei nostri figli, siamo stati, improvvisamente, catapultati in una triste realtà, quella dei neonati prematuri, fino a quel momento sconosciuta.
Siamo stati invasi da un profondo senso di impotenza, paura, incertezza e preoccupazione che solo chi ha vissuto questa esperienza può comprendere fino in fondo. Per i nostri piccoli sono state necessarie delle cure che, inevitabilmente, li hanno tenuti lontani dal “calore” delle nostre braccia, purtroppo, sostituito da quello delle termoculle. Non nascondiamo che trovarsi in una struttura le cui condizioni di degrado e decadenza sono note a tutti, ha, in un primo momento, influenzato negativamente la nostra opinione nei confronti del personale medico ed infermieristico.
Non è stato facile accettare che per la mancanza di locali adeguati veniva impedito il costante contatto con i nostri figli, in palese violazione delle linee guida in materia, ben applicate nelle UTIN di altre strutture ospedaliere ed, infatti, abbiamo a lungo “invidiato” i genitori di bimbi prematuri nati in altre città come Milano o Roma. Spesso, dopo lunghe ore di attesa dietro la porta chiusa del reparto, ci è stato negato lo stesso diritto di visita (già limitato a sole due ore al giorno) a causa di emergenze o ricoveri che vanno effettuati tutti nell’unica sala dell’UTIN, stante la mancanza di altri locali o box disponibili per la visita e, soprattutto. per l’allattamento.
Questi e molti altri limiti, come la carenza di sedie a rotelle a disposizione delle neo-mamme, che in altre strutture, come l’ospedale “Fate bene Fratelli” di Roma sono pienamente garantiti (prevedendo l’accesso h24 dei genitori all’UTIN), hanno fortemente compresso il nostro costituzionale diritto alla salute. La sopra descritta situazione ha alimentato le nostre paure, il nostro disagio e una certa, iniziale, diffidenza nei confronti del personale medico, poi superata grazie alla competenza, all’impegno e alla sensibilità dei medici, diretti dalla Dott.ssa Giuseppa Di Stefano, donna di straordinaria professionalità ed umanità.
In particolare, la Dott.ssa Di Stefano è sempre stata pronta ad ascoltare le richieste di noi genitori prodigandosi per assicurare , pur nel difficile contesto sopra illustrato, la cosiddetta “care neonatale” incentrata sulla famiglia, volta a garantire il precoce contatto del neonato con la madre. La Dott.ssa Di Stefano ha ben compreso l’importanza della comunicazione con i genitori aggiornandoci, di volta in volta, in maniera puntuale e comprensibile sulle condizioni dei nostri figli e con il suo lodevole comportamento, che ha messo in evidenza l’umanità della professione medica, ha conquistato la nostra fiducia nei confronti dell’UTIN, da lei di fatto egregiamente diretta.
La Dott.ssa Di Stefano e tutto lo staff medico della UTIN del “ Santo Bambino”, tra cui la Dott.ssa Concetta Nicotra, hanno dato prova di altissima professionalità, dimostrando che, al di là delle criticità strutturali, si possono offrire delle cure di altissimo livello, accompagnate dal rispetto per la dignità dei neonati e dei genitori, a riprova della circostanza che anche in Sicilia è possibile ricevere eccellenti prestazioni sanitarie grazie alla competenza e all’impegno de medici.
Grazie.
I genitori