"Una coppia normale e discreta" | Femminicidio, lo stupore dei vicini - Live Sicilia

“Una coppia normale e discreta” | Femminicidio, lo stupore dei vicini

L'omicidio al numero 28 di via Antonino Pecoraro Lombardo. Il racconto dei vicini.

LA TRAGEDIA
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PALERMO – In buoni rapporti col vicinato, discreto, per certi versi quasi invisibile: a sentire chi lo conosce, Moncef Naili, cuoco 54enne di origini tunisine da diversi anni a Palermo, non avrebbe mai dato la benché minima avvisaglia di poter diventare un femminicida.

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Stamani l’uomo ha strangolato la moglie di 53 anni, Elvira Bruno, nella loro abitazione di via Antonino Pecoraro Lombardo; poi ha chiamato la polizia, confessando e attendendo in casa di essere portato in Questura dagli agenti della Squadra mobile.

Al numero civico 28, il piazzale antistante il condominio sembra essere dentro una bolla: non si sentono più i rumori del traffico della vicina stazione Notarbartolo, ma solo il mormorio dei curiosi e i passi dei poliziotti che presidiano l’ingresso. Qualche passante realizza tardi cosa sia accaduto poche ore prima (FOTO) e rimane sgomento, ma anche chi ha appreso la notizia da ore non riesce a capacitarsi del gesto di un uomo apparentemente come tanti altri.

Persino nei momenti della lite che avrebbe portato allo strangolamento, e quindi all’omicidio, i vicini non avrebbero udito grida o diverbi ad alta voce che suggerissero l’imminente violenza. Nello stabile, chi se la sente di parlare racconta o di non aver mai conosciuto Naili o di averlo sempre ritenuto un uomo misurato.

“Non posso dire di conoscere bene lui e la famiglia, ma sono comunque sconvolto – dice un commerciante della zona –. Scambiando le solite chiacchiere tra negoziante e clienti, mi pareva chiaro fossero persone normalissime. Discreti entrambi, con le difficoltà e i problemi di tutti. È stato uno shock”. Discrezione ribadita anche dai titolari di altre attività vicine, alcuni dei quali ammettono di non aver mai realizzato che la vittima e l’omicida di fatto fossero una coppia. “Mi ricordo molto bene una ragazzina però”, dice uno dei negozianti riferendosi a una delle figlie di Bruno e Naili, “e già non riesco più a non pensare a lei”.


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