“L’ennesima morte annunciata. Sono stati vani tutti gli appelli fatti in questi anni, prima e dopo eventi tragici. Continuiamo a registrare purtroppo l’insensibilità da parte degli organismi preposti”. Lo dice il segretario della Fillea Cgil di Palermo Mario Ridulfo, dopo la morte di Salvatore Glorioso, l’operaio caduto da un ponteggio sul lungomare di Cefalù. “Nel cantiere non venivano rispettate le norme di sicurezza, Glorioso è morto per 40 euro al giorno lavorando in nero – prosegue -. In occasione di altre tragedie sul lavoro siamo sempre tornati a chiedere al prefetto di riunire un tavolo in prefettura. Da tempo chiediamo che gli organismi, dall’ispettorato a polizia, carabinieri e guardia di finanza, dal sindaco agli enti locali, avviino controlli incrociati nei cantieri. E invece continuiamo a registrare sempre le solite carenze negli uffici ispettivi della provincia”.
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