Una rivoluzione per i malati: | la medicina di precisione - Live Sicilia

Una rivoluzione per i malati: | la medicina di precisione

La decodificazione del genoma umano con la sua complessità, la lettura del DNA, l’epigenetica ovvero l’interfaccia tra genoma e ambiente (alimenti, ormoni, sostanze chimiche, fumo, alcol) hanno iniziato la costruzione della “medicina di precisione”. L’uomo infatti – come ha scritto il famoso biologo Jean Rostand – è doppiamente unico, per la sua collezione cromosomica e per la sua avventura personale. La medicina, in un futuro non lontano, troverà con grande esattezza una cura per ogni persona e ci allungherà la vita.

Si avviano a scomparire l’omogeneizzazione della terapia e i protocolli diagnostico-terapeutici, progettati in maniera equipollente per il “malato medio”. Per questo – nel mondo, ogni giorno – milioni e milioni di persone ingurgitano pillole e assumono farmaci, spesso senza positivi risultati. La molecola sperimentata e in commercio, infatti, è utile per alcuni e non dà risultati a molti altri.

In estrema sintesi se tutte le ricerche e sperimentazioni avranno positivi risultati ogni singolo malato potrà curarsi con il suo specifico farmaco e si potrà individuare il peculiare tipo di patologia per ogni singolo soggetto infermo. Una sfida, raccolta negli Stati Uniti dal Presidente Obama, il quale ha stanziato 215 milioni di dollari per il progetto “Precision medicine Initiative”.

L’obiettivo è mettere insieme tutti i dati rilevati – in ogni soggetto dall’analisi del Dna, genomica, epigenetica, oncologia molecolare – su scala mondiale e costruire un enorme database. Uno sforzo immane ma possibile di interconnessione, per competere con il futuro che cambia in seguito ai progressi spettacolosi della tecnologia. “Big Data” delle conoscenze genetiche. Una banca dati con miliardi e miliardi di informazioni, che permetterà analisi, comparazioni, decisioni.

Tutto questo comporta – per medici, scienziati e studiosi – un nuovo approccio mentale. È necessario da parte di tutti i centri e istituzioni clinico-sperimentali mettere in atto cambiamenti nella conduzione dei test clinici e crescente potenza nella capacità di analizzare enormi quantità di dati. Una rivoluzione che potrà favorire (sembra un paradosso) una medicina più umana per la sicurezza e le enormi accresciute speranze che il dottore potrà comunicare al malato. Una scienza digitalizzata biomedica integrativa e non sostitutiva del rapporto medico-paziente.

Evolve il pianeta della salute attraverso cure personalizzate in un ventaglio ampliassimo di patologie : cancro, epatite, cecità, Aids, ecc. Si sta realizzando il sogno di sviluppare farmaci e trattamenti su misura in base alle caratteristiche specifiche dei pazienti. Si mira a colpire la singola cellula malata.

Come ha vaticinato un famoso studioso e sperimentatore, gli imprevisti e imprevedibili orizzonti aperti dalle nuove ricerche scientifiche fanno ritenere non impossibile che, in futuro, non esisteranno più malattie incurabili.

Le nuove frontiere, delineate più per sintesi che per analisi, pongono di necessità – in questa fase di transizione verso un nuovo equilibrio – un problema di riorganizzazione dei sistemi sanitari e specialmente degli ospedali. Altrimenti si corre il rischio di essere emarginati dagli innovativi filoni della biomedicina. Un augurio e una speranza per l’Italia, ma soprattutto per la nostra Sicilia, ove certamente esiste un divario strutturale e tecnologico – non di medici o intelligenze – rispetto al Nord.

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