Una valanga di schede nulle |Così si perde il 5% dei voti - Live Sicilia

Una valanga di schede nulle |Così si perde il 5% dei voti

Più di sedicimila le schede annullate.

Amministrative di Palermo
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PALERMO – Tutte insieme fanno una lista che avrebbe superato lo sbarramento. Sono le più di sedicimila schede annullate alle elezioni comunali di domenica scorsa, voti che sono stati espressi ma non hanno superato il vaglio degli scrutatori. In totale ammontano al 5,52 per cento delle preferenze, una percentuale superiore a quella di diverse liste in corsa per il consiglio comunale e che non sono riuscite a superare il cinque per cento, soglia necessaria a fare entrare consiglieri in Sala delle Lapidi.

Si può solo ipotizzare su quali siano le ragioni che hanno spinto i presidenti di seggio ad annullare così tante schede. Partendo da un altro dato, quello dei voti contestati e non attribuiti: appena 209, lo 0,07 per cento del totale. Segno che le schede annullate contenevano errori troppo palesi per essere accettate. Come ipotizzava Livesicilia in un articolo dell’aprile scorso, le liste civiche che hanno partecipato alla competizione elettorale hanno messo in ombra i simboli dei partiti tradizionali, che in qualche caso hanno corso con simboli diversi da quelli ufficiali. Questo potrebbe avere causato confusione tra l’elettorato, costretto a scegliere tra simboli e nomi del tutto nuovi e che in qualche caso si somigliavano. Per lo stesso motivo, alcuni elettori potrebbero aver fatto confusione tra liste e candidati, attribuendo la propria preferenza a un simbolo e a candidati che non erano schierati in quella lista.

Altra causa di confusione potrebbe essere stato il sistema delle doppie preferenze, legato a un criterio di genere: se si sceglieva di esprimere la seconda preferenza, doveva essere per un candidato di genere diverso da quello della prima preferenza, pena l’annullamento del voto. Molti però potrebbero avere interpretato questa possibilità come un modo per votare persone appartenenti a liste diverse rispetto a quella per cui era stata espressa la prima preferenza. Il risultato, in questo scenario, sarebbe una scheda con il voto per due liste, dunque nulla.

 


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