PALERMO – La difesa di Fabrizio Miccoli al contrattacco. Con una lunga arringa e e una memoria di quasi 200 pagine gli avvocati Giovanni Castronovo e Giampiero Orsini controbattono all’ipotesi accusatoria rappresentata in aula dal pubblico ministero Francesca Mazzocco. Il pm aveva chiesto la condanna dell’ex capitano del Palermo a 4 anni di reclusione per estorsione ai danni di uno dei titolari della discoteca Paparazzi.
Castronovo si è detto basito per il fatto che pochi mesi la stessa Procura, che invoca la condanna per Miccoli, abbia chiesto l’archiviazione dell’inchiesta. “Se questa tesi venisse accolta, tenuto conto della sentenza con la quale il Tribunale collegiale ha assolto il coimputato Mauro Lauricella – ha spiegato Casstronovo – ci troveremmo dinnanzi ad un’estorsione nella quale il mandante viene condannato ma l’esecutore viene assolto. Peraltro sotto il profilo giuridico,in assenza del richiesto ingiusto profitto e di minacce, non è possibile ritenere sussistente il reato di estorsione”.
L’avvocato Orsini, invece, di è soffermato sulla figura di Fabrizio Miccoli “che per 6 anni ha regalato gioie ed emozioni al popolo rosanero e che ingiustamente oggi è quasi dovuto fuggire da Palermo a causa di una brutta frase proferita (e per la quale ha chiesto pubblicamente scusa),quando invece avrebbe meritato un trattamento di maggiore riconoscenza da parte della società rosanero”. Peraltro “Miccoli – ha aggiunto il legale – non aveva alcun interesse concreto nella vicenda, essendosi limitato a fare un favore ad un amico, per il quale aveva incaricato l’amico Mauro Lauricella non perché figlio di un boss di mafia latitante, ma perché conoscitore della movida palermitana”.
Il prossimo 6 ottobre le repliche del pubblico ministero e sentenza del gup Walter Turturici
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