PALERMO – L’annuncio delle assunzioni Unicredit l’ha dato a fine marzo. Ed è da allora che i sindacati attendono un confronto. “La notizia di 500 nuovi ingressi, diffusa dall’amministratore delegato Federico Ghizzoni nelle scorse settimane, viene valutata positivamente dal sindacato – afferma Gabriele Urzì (nella foto), componente della Segreteria di Gruppo della Fiba Cisl di Unicredit – ma con delle puntualizzazioni: intanto si deve aprire un confronto serrato circa la destinazione e i criteri in base ai quali saranno effettuate le nuove assunzioni le quali, peraltro, devono essere indirizzate prioritariamente verso le filiali anche siciliane, al fine di migliorare le condizioni di lavoro e la qualità del servizio alla clientela”.
Unicredit, infatti aveva parlato di nuovi ingressi destinati all’apertura di due call center in Piemonte e in Emilia Romagna. Cosa che non va giù ai sindacati siciliani, che ribadiscono la necessità “che le assunzioni interessino tutto il territorio nazionale compreso la Sicilia dove, a fronte di centinaia di esuberi e delle relative fuoriuscite di personale, gestite tramite accordi nazionali che hanno salvaguardato i lavoratori, si registrano carenze di organico soprattutto nella rete delle filiali. Al primo di maggio nell’Isola sono state 103 le fuoriuscite di personale grazie proprio ad una di queste intese. Ci aspettiamo pertanto un positivo segnale in questo senso, anche al fine di consentire un positivo turn over delle risorse umane”.