PALERMO – L’Università degli Studi di Palermo entra nell’area d’interesse di investitori e stakeholder statunitensi per instaurare futuri rapporti istituzionali di cooperazione transatlantica, in particolare nel settore strategico delle Life sciences (Scienze della vita) e della Salute animale in ottica One Health con un’attenzione alle applicazioni basate sull’intelligenza artificiale.
È con questo risultato che la delegazione dell’Ateneo palermitano ha fatto rientro dalla missione a Washington DC, ospite dell’Ambasciata d’Italia negli Stati Uniti, dove ha partecipato alla “Italy-US Tech Business & Investment Matching Iniziative”.
Il progetto ha l’obiettivo di incentivare l’incontro tra Istituzioni e aziende italiane e statunitensi per realizzare partnership industriali e per incentivare flussi di investimenti in settori strategici che, per l’anno 2025, sono stati individuati nell’area delle Scienze della vita, dell’Aerospazio e dell’Intelligenza artificiale.
“L’Università di Palermo – ha sottolineato Andrea Pace, prorettore alla Ricerca e al Trasferimento tecnologico intervenuto all’evento – ha avuto modo di presentarsi mettendo in luce il suo ruolo all’interno dell’Europe Enterprise Network, la rete creata dalla Commissione Europea per supportare l’attività imprenditoriale delle deep tech e dell’open innovation”.
“Si tratta di un ulteriore passo nella direzione di un Ateneo riconosciuto al livello internazionale – ha dichiarato Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo – che investe e attrae finanziamenti in settori cruciali per il futuro del pianeta”.
L’iniziativa è stata promossa da: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, 14 regioni italiane, Confindustria, Transatlantic Investment Committee (TIC) e Transatlantic Harmonic Foundation (THF). Da parte americana, gli Stati Uniti hanno partecipato con il dipartimento di Stato, il dipartimento del Commercio, le rappresentanze di 18 Stati americani, la Tech Hubs Organization, Select USA e la Camera di Commercio statunitense.