PALERMO – Sono cresciuti di oltre mezzo milione in pochi mesi. I costi degli uffici di staff sono “schizzati”, sforando per la prima volta in questa legislatura i due milioni di euro negli ultimi tre mesi dell’anno. Feste comprese. Abbiamo già raccontato delle “promozioni” compiute dal governatore Crocetta nei propri uffici di staff. Ma non cambia molto se si fa un giro per gli uffici di gabinetto dei vari assessori. Strutture piene di fedelissimi, esponenti politici, storici collaboratori dei singoli assessori.
E dire che uno di loro, pochi anni fa, aveva puntato il dito proprio contro quelle spese. Per Antonello Cracolici il ricorso agli esterni negli uffici di staff era eticamente discutibile, in un periodo in cui vengono chiesti sacrifici d’ogni tipo ai siciliani. E chiese la cancellazione di quella specie di “privilegio feudale” che prevede la possibilità del politico di turno di chiamare chi vuole, senza alcun vaglio, garantendo stipendi da dirigente o funzionari garantiti dai siciliani.
Alla fine, ovviamente il privilegio è rimasto e lo stesso Cracolici, una volta entrato in giunta ha cambiato idea. Chiamando, ad esempio, come segretario particolare Antonio Rubino, suo braccio destro da anni e attualmente anche responsabile organizzativo in Sicilia del Partito democratico. Rubino, tra l’altro, è uno degli esterni inseriti con la qualifica di dirigente. Un fatto che gli ha consentito di assicurarsi – stando al sito ufficiale della Regione da cui abbiamo acquisito i dati – uno stipendio lordo da 72 mila euro annui. Nel gabinetto di Cracolici, poi, con mansione di funzionario, ecco Salvatore Gazziano, anche lui esponente del Pd dell’Agrigentino. Con lui, Emanuele Giglia, già portaborse all’Ars, militante Pd del Messinese, vicino al deputato Filippo Panarello.
Alle Attività produttive, ecco il segretario particolare di Mariella Lo Bello, Mariagrazia Brandara: per lei, 75 mila euro circa di stipendio. Una cifra tutto sommato “conveniente” se si pensa che la stessa Brandara, ex deputato regionale, svolge a titolo gratuito il compito di commissario all’Irsap. Riceve invece 19 mila euro per il proprio ruolo in Società patrimonio immobiliare, Loredana Lauretta. Indennità che aggiunge a quella di capo di gabinetto vicario: 75 mila euro lordi. La Lauretta è anche tra gli “esperti” più graditi al governatore Crocetta che la nominò nei suoi uffici di staff. Ricevono stipendi a cavallo degli 80 mila euro lordi i dirigenti esterni negli uffici di gabinetto dell’assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio. Giuseppa Marabello e Nunziello Anastasi sono due avvocati messinesi, proprio come Vermiglio. Tra gli esterni anche Maurizio Giuseppe Berlino.
L’assessore all’Economia Alessandro Baccei ha scelto come dirigenti esterni già da tempo, due fedelissimi del sottosegretario Davide Faraone. Il primo è Gandolfo Librizzi, capo di gabinetto vicario con uno stipendio annuo lordo di poco inferiore ai 70 mila euro. Stipendio che Librizzi, recentemente nominato anche al vertice del Conservatorio di Palermo, “rimpolpa” con la carica di direttore della Fondazione “Borgese” (quasi 6.900 euro lordi). Molto diverse le cifre per Vito Taormina, segretario particolare di Baccei: per lui 55 mila euro lordi di stipendio. Altri esperti in “quota Faraone” popolano gli uffici di gabinetto dell’assessore all’Energia Vania Contrafatto: anche in questo caso, quindi, si tratta di militanti del Pd. Sono il messinese Nicola Barbalace, capo di gabinetto vicario, e il palermitano Dario Chinnici, segretario particolare. Per entrambi stipendio lordo da 76 mila euro annui.
Sono quattro gli esterni negli ufffici di gabinetto di Giovanni Pistorio, alle Infrastrutture. Per il capo di gabinetto vicario Calogero Terranova stipendio da 60 mila euro lordi, mentre sfiora i 75 mila euro lordi lo stipendio del segretario particolare Giuseppe Moltalto. Ed è nella stessa segreteria particolare che vanno cercati gli altri esterni: Giuseppe Carpinteri (un esponente Udc) e Orazio Porto. Una curiosità: tra gli “esperti” a supporto di Pistorio anche Ettore Leotta. Uno strano caso di “porte girevoli”. Leotta fu infatti assessore regionale alla Funzione pubblica. In quei mesi, il suo segretario particolare era proprio Pistorio che alla fine, però, lo sostituì al vertice dell’assessorato. Adesso che Pistorio è alle Infratrutture, Leotta svolge per lui il compito di consulente giuridico.
È Ivana Gagliano, invece, l’unico dirigente esterno negli uffici di staff dell’assessore all’Istruzione e Formazione Bruno Marziano. Per la segretaria particolare dell’assessore siracusano uno stipendio da 75 mila euro lordi. Nell’ufficio di gabinetto, invece, spicca il nome di Enzo Napoli, che ricopre ruoli di responsabilità nel Pd catanese.
Non è una novità, invece, la presenza di Emanuele Luigi Piscitello negli uffici di staff dell’assessorato alla Salute, dove staziona fin dai tempi di Massimo Russo. Piscitello (per lui stipendio da quasi 78 mila euro lordi) è fratello del magistrato Roberto che alcuni anni fa fu nominato vice capo di gabinetto dall’allora ministro della Giustizia Angelino Alfano e oggi è al Dap, alla direzione Generale dei detenuti e del trattamento. Ma non mancano i militanti politici nemmeno nello staff di Baldo Gucciardi: Pasquale Calamia è un esponente Pd nel Trapanese. Per lui un incarico di Funzionario all’interno della Segreteria particolare.
È Nello Lombardo, invece, il dirigente esterno scelto dall’assessore al Territorio Maurizio Croce: per lui, capo di gabinetto Vicario, ecco uno stipendio annuo lordo da 77 mila euro. Poco più alto di quello assicurato a Nadia La Malfa, segretaria particolare dell’assessore al Turismo Anthony Barbagallo. Giornalista, La Malfa è molto vicina al deputato dem Giuseppe Lupo ed è stata per anni l’addetto stampa della segreteria regionale del Pd. Militanti di partito e fedelissimi. Sono questi i componenti degli uffici di gabinetto. Chiamati dai politici. E pagati dai siciliani.