Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha firmato e inoltrato ieri quattro rogatorie internazionali sul caso Ustica: i Paesi interessati sono gli Stati Uniti, la Francia, il Belgio e la Germania. La richiesta di rogatoria era stata avanzata al Guardasigilli dalla procura di Roma che a 30 anni dai fatti cerca ancora di fare luce sulle cause del disastro del Dc9 Italia, che costò la vita a 81 persone. Le rogatorie riguardano quattro Paesi che, a più riprese, sono stati tirati in ballo, a vario titolo, in relazione alla tragedia di Ustica: il Belgio, in particolare, in quanto sede della Nato, mentre Usa, Francia e Germania con riferimento alla eventuale presenza di loro aerei sui cieli dell’isola. Presenza che, finora, è stata comunque da tutti negata. Le rogatorie costituiscono l’ultimo passo degli inquirenti su quello che resta uno dei principali misteri italiani. I pm Maria Monteleone ed Erminio Amelio, i magistrati che indagano sulla vicenda, hanno sollecitato una serie di risposte per riscontrare elementi testimoniali relativi al traffico aereo militare di quella sera nello spazio aereo attraversato dal velivolo partito da Bologna e diretto a Palermo. Già nei giorni scorsi la Francia aveva fatto sapere di essere pronta a ”cooperare pienamente” con le autorità italiane, ”come già fatto in passato”: in effetti, ricorda oggi Le Figaro, Parigi ha già risposto a tredici rogatorie affermando che nessuno dei suoi caccia dell’aeronautica militare ”pattugliava quel settore al momento del dramma”. Analoga risposta venne data molti anni fa anche dalla Germania, tirata in ballo da inchieste giornalistiche secondo cui il Dc9 sarebbe stato abbattuto da un missile lanciato da un caccia tedesco in volo per esercitazione. Negative anche le risposte sulla presenza di aerei e portaerei Usa oppure della Nato: ma proprio presso l’Alleanza atlantica gli inquirenti italiani cercheranno probabilmente di attingere notizie che consentano di ‘leggere’ in modo compiuto i tabulati forniti a suo tempo dall’Aeronautica italiana, cosi’ da capire alcune incongruenze e tentare di comprendere perché ci sono alcuni ‘buchi neri’ nelle registrazioni. Ma a parte notizie sul traffico aereo, non è chiaro se i magistrati intendano approfondire con le rogatorie anche l’aspetto più che mai misterioso delle ‘morti sospette’ legate, secondo alcuni, al disastro. Come quella di un ufficiale italiano in Belgio e di due piloti delle Frecce Tricolori che nel 1988 morirono a Ramstein, in Germania: la sera che precipitò il Dc9 erano in volo sul Tirreno dopo essere decollati da Grosseto. ”Andiamo avanti. Piuttosto che non sentire attenzione è meglio, è importante, sentirla. Va bene cosi”’. Questo il commento di Daria Bonfietti, presidente della associazione dei parenti delle vittime della Strage di Ustica, alla notizia delle quattro rogatorie richieste da Alfano (”Un atto dovuto”, lo ha definito il sottosegretario Carlo Giovanardi). ”Abbiamo sempre detto che la magistratura, senza l’appoggio politico, non può fare molto. Ci vuole l’avvallo del ministro. Che dire? siamo contenti”, ha aggiunto.
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