CATANIA – Ambulatori in tilt e famiglie esasperate e, sullo sfondo, il timore che le scuole non accettino bambini non vaccinati. E’ caos per l’obbligo vaccinale, stabilito dal decreto Lorenzin e applicato anche in Sicilia e a Catania. Le strutture dell’Asp, in città come in provincia, stanno scoppiando: ore di fila e centinaia di persone in attesa di poter ottemperare alla legge. Succede in Corso Italia, dove oggi c’erano più di 500 persone in attesa dalla mattina, così come a Zafferna, un via dei Giardini, dove l’assenza del medico avrebbe scatenato le proteste.
“Già dalle prime luci dell’alba, si legge in una nota dell’amministrazione, tante persone (alle fine se ne conteranno circa un centinaio) si sono presentate all’ingresso della struttura sanitaria e ben presto è montata la protesta quando si è appreso che l’unico medico addetto alle vaccinazioni non sarebbe arrivato per un improvviso malore. Lo stesso non è stato, poi, tempestivamente rimpiazzato e per placare la rabbia della gente sono dovute intervenire le Forze dell’Ordine”.
Ma, ad abbassare i toni, ci pensa Franco Luca, direttore dell’Asp, che spiega come la corsa alla vaccinazione prima dell’inizio delle scuole, previsto per il prossimo 11 settembre, sia inutile. E come l’Azienda sanitaria si stia attrezzando per rispondere alle richieste della popolazione. “E’ vero che c’è un momento di emergenza notevole – afferma. Non bisogna però confondere le informazioni. Al momento – prosegue – basta una prenotazione e un’autocertificazione: per il vaccino c’è tempo fino al 30 marzo”. Nel frattempo l’Asp sta tentando di correre ai ripari. “Stiamo organizzando per fare in modo di poter convocare tutte le persone che si sono prenotate – continua. In questa fase basta un’autocertificazione da presentare all’istituto scolastico e la prenotazione della vaccinazione”. Luca spiega anche come l’Asp stia attrezzando per ottemperare alla richiesta di migliaia di persone attraverso l’apertura mattutina e pomeridiana, anche di sabato, degli ambulatori e attraverso il potenziamento degli stessi, che aumenteranno di numero. “Stileremo dei calendari – conclude Luca – ci faremo aiutare dai pediatri per permettere a tutti di prenotarsi . Inoltre, stiamo lavorando a una app”.