“Quando ci siamo insediati abbiamo trovato un Comune allo sbando, in meno di un anno abbiamo rimesso i conti in ordine e adesso possiamo tornare a investire e assumere. Entro il 2024 ci saranno i nuovi contratti di servizio con le aziende e sul concorso alla Rap aspettiamo il nuovo piano del fabbisogno. Il piano di riequilibrio però traccia la strada: basta con le partecipate che si comportano da repubbliche indipendenti, producendo voragini nei conti che poi il Comune deve chiudere. Ai cittadini chiediamo collaborazione, aiutateci a tenere la città pulita e denunciate gli incivili”. Non usa giri di parole Carolina Varchi, parlamentare di Fratelli d’Italia e vicesindaco di Palermo con delega al bilancio: il consuntivo 2022 potrebbe essere il suo ultimo atto prima dell’addio a Palazzo delle Aquile. “Il mio era un incarico temporaneo, si sapeva – dice a Livesicilia – Ho già chiesto al partito di individuare il mio successore”.
Partiamo dal consuntivo 2022 che adesso andrà in consiglio comunale: cosa significa per la città?
“Significa fare ripartire la spesa, gli investimenti e le assunzioni garantendo i servizi ai cittadini. Quando ci siamo insediati abbiamo trovato un Comune senza bilanci e allo sbando, in cui non era possibile programmare nulla; in meno di un anno chiudiamo un percorso partito lo scorso settembre con l’emendamento al decreto Aiuti bis che ci consentì di ricominciare dal rendiconto 2021 e che oggi ci permette di riallineare le scritture contabili che mancavano, segnando uno spartiacque con la precedente Amministrazione”.
C’è anche un “tesoretto” da poter spendere…
“La situazione rimane critica ma grazie alle misure che abbiamo messo in campo il disavanzo è calato sensibilmente e questo ci consente di avere dell’avanzo ‘libero’, cioè spendibile per gli investimenti. Si tratta di circa 34 milioni di euro che metteremo al servizio della città, secondo le sensibilità della maggioranza che vuole realizzare il proprio programma elettorale, intervenendo nei settori che ne hanno maggiormente bisogno: scuole, strade, marciapiedi, illuminazione pubblica, impianti sportivi e potenziamento dei servizi resi dalle partecipate”.
Le partecipate restano una delle note dolenti del Comune e la transazione con Amat è subordinata al nuovo contratto da approvare entro marzo…
“Abbiamo già iniziato a lavorare sui nuovi contratti di servizio che dovranno rispondere a una logica di efficienza, sviluppo industriale, riduzione dei costi ed eliminazione di eventuali sprechi. Il piano di riequilibrio sarà, per i prossimi dieci anni, il vademecum comportamentale del Comune e le aziende non ne sono esentate: confermo che entro il termine previsto dal piano di riequilibrio definiremo contratti, piani industriali e budget sottoponendoli all’attenzione del consiglio comunale. Su Amat posso dire che c’è grande sintonia tra il socio, cioè il Comune, e la nuova governance che è già riuscita a ridurre i servizi in perdita e a potenziare quelli fruttuosi come lo sbigliettamento a bordo, i cui ricavi sono quintuplicati grazie ai controlli sui mezzi. A dimostrazione che il servizio pubblico funziona, se regolamentato e controllato”.
E su Rap? Il sindaco non ha escluso un coinvolgimento dei privati su Bellolampo…
“Il partenariato pubblico-privato su Bellolampo è una possibilità che stiamo valutando, partendo dalla considerazione che la gestione della discarica è un fardello troppo pesante per la Rap che ha qualche difficoltà ma non desta preoccupazione. A Palermo, come nel resto del mondo, i rifiuti devono essere una risorsa e non un problema, consideriamo però che l’azienda ha dovuto fare i conti con i danni straordinari dell’incendio e i ritardi sulla consegna della settima vasca, vicenda che seguiamo insieme alla Regione. Poi c’è il problema degli incivili che non è da meno…”.
Si riferisce a chi abbandona i rifiuti per strada?
“Riporto un dato che secondo me è emblematico: abbiamo piazzato due telecamere in punti in cui si creano puntualmente discariche abusive e, in sole due settimane, abbiamo rilevato 1.600 infrazioni, una media di circa 100 al giorno. Non ho ancora i dati finali ma mi sembra un elemento di grande preoccupazione. I rifiuti, ovviamente, non possono restare in mezzo alla strada e la Rap va in affanno anche perché costretta a rimediare all’inciviltà di chi non rispetta le regole. Per questo rivolgo un appello ai cittadini: se vedete qualcuno che abbandona rifiuti e ingombranti, fate una foto e segnalate. Come è possibile che in uno slargo in mezzo ai palazzi compaiano di punto in bianco poltrone, lavatrici e armadi, senza che nessuno se ne accorga? Tutti pronti a fotografare e segnalare un minuto dopo… Grazie ai fondi extra-comunali installeremo altre 100 telecamere, le cui immagini confluiranno nella control room di Sispi: coglieremo sul fatto gli incivili e puniremo i comportamenti illeciti non solo con la semplice multa di pochi euro che non ha grande efficacia deterrente ma con le denunce alla Procura per i fatti che causano danni ambientali alla città”.
Le partecipate però continuano a produrre disallineamenti, come si legge nel consuntivo…
“Quando ho convocato la cabina di regia che il nostro regolamento comunale prevede da almeno dieci anni, sa cosa mi hanno detto? Che era la prima volta che si riuniva. Il controllo analogo, cioè sulle partecipate, è un obbligo di legge anche se in passato non è mai stato fatto e abbiamo intenzione di svolgerlo come si deve. Abbiamo istituito un ufficio centralizzato che è entrato in funzione a gennaio e che sta lavorando a pieno regime, nonostante la cronica carenza di personale; ci sono innumerevoli adempimenti e scadenze che stiamo rispettando. E quando qualche partecipata ha ‘dimenticato’ di mandare i documenti richiesti, abbiamo mandato la visita ispettiva dei dirigenti comunali, come previsto dal regolamento dei controlli interni: il piano di riequilibrio consentirà in dieci anni di risanare i conti del Comune ma non ammette errori o ritardi, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Dopo l’approvazione del rendiconto ho già chiesto a tutti gli uffici coinvolti di verificare ogni singolo disallineamento e pagare i servizi resi dalle partecipare perché anche il socio Comune deve fare la propria parte. Non possiamo più permetterci partecipate che si considerano e si comportano come repubbliche indipendenti”.
Il consuntivo sbloccherà anche le assunzioni…
“Sì, sia quelle per i bandi in corso che quelle del vecchio concorso dei dirigenti tecnici”.
E il bando della Rap per 300 operai?
“Deve essere riaggiornato al nuovo piano industriale a cui sta lavorando l’azienda e che comprenderà anche il nuovo fabbisogno del personale”.
Ultima domanda: approvato il consuntivo, si dimetterà per dedicarsi a tempo piano al mandato parlamentare?
“Ho preso un impegno preciso con la città: rimettere in ordine i conti e far ripartire la macchina comunale. Ci sono riuscita grazie agli sforzi di tutti gli uffici con i quali collaboro e al sostegno del governo nazionale e adesso, sbloccando la spesa, gli investimenti e le assunzioni penso di aver tenuto fede all’impegno; del resto era noto che il mio sarebbe stato un incarico temporaneo. Ho già chiesto al partito di individuare il mio successore”.