PALERMO – Uno all’Olimpico non ha mai messo piede, l’altro invece è di casa già da tre anni. Per Franco Vazquez e Antonio Candreva, però, non si tratta assolutamente di una sfida inedita. Uno scontro sinonimo di goleade, anche se finora sempre andate in scena al “Barbera”: sei reti al primo incontro, quattro nel secondo, con una vittoria per parte e sempre con uno spettacolo assicurato. Proveranno a ripetersi anche sul prato dello stadio della Capitale, ben sapendo che entrambi si giocano ben più di una semplice partita o di tre punti per la caccia all’Europa. Perché al di là del rosanero e del biancoceleste, c’è un colore legato al destino di entrambi: l’azzurro della nazionale italiana.
Già, perché se ormai la candidatura di Vazquez alla corte di Conte è nota a tutti, meno “sponsorizzato” è il possibile ballottaggio proprio con il trequartista della Lazio. Non che l’attuale commissario tecnico degli azzurri possa permettersi il lusso di rinunciare ad uno dei pochi giocatori italiani capace di unire dinamismo e colpi di classe, ma un’eventuale convocazione del nativo di Villa Carlos Paz mettere a serio rischio l’utilizzo del punto di riferimento della Lazio. Conte ha dimostrato di voler puntare pienamente su di lui, ma adesso che si è aperta la strada verso il fantasista del Palermo, tutto può tornare in discussione. Vazquez, grazie al doppio passaporto, è pronto a vestire l’azzurro. Se farlo o meno al posto di Candreva, sarà una scelta di Conte. Lo scontro diretto dell’Olimpico potrebbe mettere in palio punti pesanti per convincere l’ex allenatore della Juventus.
I punti realmente pesanti, però, sono quelli che possono valere l’Europa. Obiettivo Champions per la Lazio, sogno Europa League per il Palermo, che dai piedi dei loro fantasisti sperano di trovare qualche biglietto per volare al di fuori dei confini nazionali nella prossima stagione. L’argentino è stato finora più decisivo del collega romano: sette reti realizzate contro le sole tre marcature del numero 87 biancoceleste, che esattamente come Vazquez ha consegnato anche dieci inviti a nozze per i ben più fortunati compagni, abili poi a mettere in rete. Un infortunio alla coscia giunto sul finire del girone d’andata ha però influito parecchio sul rendimento del laziale, che si è sbloccato solo nell’ultimo match di campionato contro l’Udinese, su calcio di rigore. Che sia tornato il Candreva dominante di inizio stagione? Sarà il campo a dirlo, anche se Vazquez non vuole dimostrare di essere da meno.
Ecco dunque che lo scontro tra i due rischia di avere lo stesso epilogo degli incontri precedenti. Due partite, due goleade. Un 5-1 per il Palermo e uno 0-4 per la Lazio, ricordo recente che ancora brucia all’interno dello spogliatoio rosanero. In entrambi i casi il Palermo uscì dal campo tra gli applausi del pubblico per la prestazione fornita, sebbene gli animi fossero totalmente opposti. Uno spettacolo raramente replicabile dalla squadra di Bortolo Mutti, quel 5-1 che stava per far sognare l’Europa ad un Palermo ridimensionato dopo la finale di Coppa Italia. Match nel quale Vazquez ebbe a disposizione solo qualche scampolo di gara e un Candreva arrivato da poco tempo alla corte di Reja non riuscì ad esprimersi. Protagonisti assoluti, invece, nello 0-4 di qualche mese fa: sfortunato l’argentino, che prese pure un palo; un demonio imprendibile il classe ’87, che fornì un assist per la prima delle tre reti di Djordjevic. Se i due dovessero confermare l’attuale stato di forma, c’è da attendersi quantomeno uno spettacolo ad alti livelli.