“Vendola voleva comprarmi” |Sul web scoppia la polemica

PALERMO – La polemica scoppia tramite i social network. Ed è, da subito, deflagrante. Protagonisti il senatore siciliano del Movimento 5 Stelle Francesco Campanella e il leader di Sinistra ecologia e libertà Nichi Vendola: il primo, nella serata di ieri, ha accusato il governatore pugliese di averlo chiamato per cercare di comprarlo, ma quando il secondo ha smentito, minacciando querela, Campanella ha specificato di aver ricevuto una telefonata da un numero anonimo con una voce simile a quella del presidente della Puglia.
Il primo “post” arriva su Facebook intorno alle 22. “Oggi – scrive Campanella – mi ha chiamato Vendola. Mi ha fatto i complimenti per la mia scelta su Grasso e mi ha manifestato disponibilità ad accogliermi nelle fila della maggioranza laddove Grillo mi cacciasse”. A quel punto Campanella ha scritto di essere “offeso. Profondamente offeso. Offeso che una scelta etica sia stata scambiata per disponibilità all’inciucio, che una scelta difficile sia equivocata, come infedeltà ai propri impegni, che un attivista 5 stelle sia scambiato per un aspirante politico di professione. Non sono in vendita”.
Sul web, naturalmente, è scoppiata la polemica. Un tam tam che ha spinto Vendola a rispondere via Twitter: “Purtroppo – ha scritto – non sapevo dell’esistenza del senatore Francesco Campanella del M5S, che farnetica di una mia presunta telefonata per proporgli di entrare in Sel. Penso che sia stato vittima di uno scherzo. Lo appuri subito e mi chieda scusa, altrimenti lo porterò in tribunale, dove dovrà risarcirmi per una diffamazione così ridicola e patetica. Non sono un venditore né un compratore di onorevoli senza onore”.
Immediata la controreplica di Campanella: “Ho ricevuto da un numero privato lunedi 18 una telefonata di una donna che mi chiedeva di potermi passare al telefono il Presidente Vendola dopodichè al telefono ho parlato con un uomo con la stessa cadenza e le stesse caratteristiche di pronuncia che avevo sentito in televisione all’onorevole Vendola. Alla telefonata, ricevuta mentre ero riunito coi miei colleghi ho chiesto loro di assistere. Mi farebbe piacere essere sicuro che la telefonata fosse uno scherzo, nè avrei piacere ad attribuire ingiustamente ad alcuno un comportamento politicamente scorretto. Purtroppo non conosco il modo per verificarlo”.